Non profit

G8: in Mali un forum alternativo per dare voce ai poveri

Una rete di una cinquantina di ong maliane ha organizzato un incontro che fa da contraltare al G8 dei grandi della terra

di Emanuela Citterio

Un incontro della società civile per dare voce ai reali bisogni della gente in Africa ha preso il via in Mali alla vigilia dell’apertura del G8 in Canada, organizzato dalla rete di una cinquantina di associazioni che hanno dato origine in Mali a ‘Jubilee 2000? ? la campagna per la cancellazione del debito estero dei Paesi poveri. Riferisce l’agenzia Misna che all?incontro, che si è aperto ieri a Siby (52 chilometri da Bamako), prendono parte circa 200 delegati provenienti da Mali, Niger, Senegal, Guinea e Burkina Faso. “Non possiamo lasciare la parola solo ai ricchi”, ha dichiarato Donantié Dao, segretario locale della rete di ong. “Nel momento in cui loro si ritroveranno a parlare del nostro destino, noi abbiamo scelto di non restare in silenzio”. Nel forum, che durerà fino a venerdì, i delegati parleranno della cancellazione del debito dei Paesi poveri, della sicurezza alimentare, del ?commercio iniquo?, dei cosiddetti ?programmi di aggiustamento strutturale? e del Nuovo partenariato per lo sviluppo dell?Africa (Nepad), considerato “un?iniziativa certo generosa ma lasciata in mano alle multinazionali”. I contadini del Mali insistono inoltre sulle difficoltà dello sviluppo agricolo, tornando a puntare il dito contro la “concorrenza sleale” dell?Organizzazione mondiale del commercio (Wto) per le restrizioni imposte all?export degli Stati del Sud del mondo. “Vedremo cosa sapranno fare in proposito i Paesi ricchi a Kananaskis”, ha commentato scettico un delegato.


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