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G8. Il manifesto “parallelo” degli under 18

Questa mattina i ragazzi tra i 14 e i 17 anni anni del J8 promosso dall'Unicef hanno illustrato il loro manifesto alla Sala della Regina di Montecitorio

di Redazione

di Lucia Ritrovato

Riduzione delle emissioni di gas serra, diritto all’istruzione scolastica per tutti, cancellazione del debito pubblico, accesso all’acqua potabile per quel miliardo di persone che nel mondo ne è sprovvisto. In un’insolita e straordinaria seduta presso la Sala della regina di Montecitorio, stamattina 40 ragazzi protagonisti del J8, il summit parallelo al G8 promosso dall’Unicef con la collaborazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, hanno presentato il manifesto finale della loro settimana di lavoro cominciata a Roma il 4 luglio scorso.

Alla presenza del vice presidente della Camera Maurizio Lupi, i delegati di età compresa tra i 14 e i 17 anni provenienti dai paesi del G8, ma anche da Brasile, Cina, Egitto, India, Messico e Sud Africa, hanno ribadito il loro diritto ad essere ascoltati e a partecipare alle questioni di carattere mondiale. Una piccola rappresentanza invece, 14 in tutto, è andata direttamente a l’Aquila per incontrare personalmente i leader mondiali. Nella loro agenda di discussione al primo posto c’è stata l’attuale crisi economica.

«Chi sta subendo maggiormente gli effetti di questo grave momento – ha spiegato all’assemblea il giovane tedesco Hannes –sono i Paesi che già da tempo vivono in condizioni di povertà. Ai leader della terra chiediamo di consegnare 50 miliardi di dollari per lo sviluppo in Africa e di raggiungere l’obiettivo del 0,7% del Pil». «Siamo per un mondo dove deve dominare la green economy – ha detto il cinese Zhang – Io vivo a Pechino e oggi giorno cerco di andare in bici a scuola, di usare buste di stoffa per la spesa e di utilizzare poco l’aria condizionata. Insieme possiamo fare la differenza». «Noi possiamo essere il cambiamento promovendo i valori dell’integrazione e partecipazione politica – ha spiegato la giovane messicana Vergara – I leader mondiali devono valorizzare le nostre idee. Siamo noi che subiremo il peso delle loro scelte».

Il summit, giunto alla quinta edizione, ha visto quest’anno protagonisti per l’Italia 4 ragazzi della scuola media “Anna Frank” di Meda, in provincia di Milano vincitori del J8 Competition: Elisa Asnaghi, Fabio Giorgetti, Camilla Grassi, Thomas Oggioni. «Il grado di civiltà di un Paese – ha detto il vicepresidente Lupi – si misura dall’attenzione che riserva ai giovani. Fate sentire la vostra voce e aiutate noi politici a non essere indifferenti e superficiali alle vostre questioni. Voi siete – ha concluso – la prima generazione nata e cresciuta dopo che ha avuto fine la divisione del mondo in due blocchi contrapposti. Una condizione questa  che vi consente di affrontare i problemi contemporanei senza la lente deformante del pregiudizio ideologico».

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