Cultura

G8: i lacrimogeni di Genova avevano effetti mutageni

Il presidente di Legambiente, Ermete Realacci, ha depositato ieri un'interrogazione parlamentare per chiedere conto delle responsabilità del governo

di Redazione

I 6000 candelotti lacrimogeni sparati a Genova contro i manifestanti avevano effetti mutageni. Legambiente ha riportato ieri la notizia, citando i risultati di uno studio dell’Università di Pisa, dell’Università di Genova e dell’Istituto Scientifico Tumori di Genova, che dimostra come il CS, la sostanza contenuta nelle cartucce usate dalle forze dell’ordine, abbia effetti mutageni, (a carico dei geni), clastogeni (a carico della struttura dei cromosomi), aneugenici (a carico del numero dei cromosomi) e genotossici (a carico delle sustrutture cromosomiche). Una sostanza classificata dalla Commissione Europea nella terza classe della direttiva sulle sostanze nocive tra quelle “pericolose per la salute umana a causa dei loro possibili effetti mutageni. Una sostanza, il CS, che secondo i dati dello STOA (Scientific and Technological Options Assessment) può causare ad alti livelli di esposizione, polmoniti, edema polmonare, disfunzioni respiratorie, gravi gastroenteriti ed ulcere perforanti. Una sostanza, il CS che se micronizzata e mescolata con un antiagglomerante o trattato con idrorepellenti a base di silicone, come accade appunto nella fabbricazione di un lacrimogeno, può rimanere attiva per giorni e settimane al suolo.

“E’ un fatto gravissimo”, ha dichiarato Ermete Realacci, presidente di Legambiente, “che dimostra ancora una volta come in quei giorni di Genova, furono usate con premeditazione misure estremamente dannose contro i manifestanti. Per questo abbiamo presentato oggi stesso un’interrogazione parlamentare per chiedere conto al Ministro Pisanu di fatti tanto gravi.”

Nell’interrogazione presentata da Realacci, e già firmata dai parlamentari Paolo Cento (Verdi), Pierluigi Mantini (Margherita), Silvana Pisa (DS), Roberta Pinotti (DS), Marco Lion (Verdi), si ghiede al Governo quale organo istituzionale abbia autorizzato l’uso di gas CS a Genova e se lo stesso fosse a conoscenza degli effetti di tale gas e delle Convenzioni contro l’uso di tali sostanze; se il Ministro fosse a conoscenza dell’uso di gas CS e sugli effetti da questo prodotti; se gli operatori dell’ordine pubblico siano a conoscenza dei rischi cui è sottoposta la loro salute in caso di utilizzo di gas contenenti CS e da quanti anni tali gas sono in uso; se i manifestanti al G8 e i cittadini di Genova residenti nelle aree in cui si sono tenute le manifestazioni in cui sono stati sparati i lacrimogeni contenenti CS siano stati avvertiti dei rischi per la loro salute e messi al corrente delle eventuali misure igienico-sanitarie necessarie per scongiurare eventuali danni conseguenti all’esposizione a tale gas; se non si ritenga opportuno vietare l’uso di gas tossici ? in particolare CS ? durante dimostrazioni di piazza.

Info: www.legambiente.com

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