Famiglia

G8. I bambini scrivono ai grandi

I messaggi contenuti negli elaborati di un concorso: «Se non risolvete i problemi e mantenete le promesse che avete fatto per eliminare fame e povertà non ci fideremo più»

di Redazione

Se non risolvete i problemi e mantenete le promesse che avete fatto per eliminare la fame e la poverta’, non ci fideremo piu’. E’ questo il messaggio ai leader del G8 arrivato dai 16 finalisti del concorso “Piccoli autori di grandi pensieri. G8: i bambini scrivono ai grandi”, organizzato dall’ambasciata britannica in Italia, la Campagna del millennio dell’Onu, il coordinamento nazionale degli Enti locali per la pace e i diritti umani e la Tavola della pace. A vincere e’ stato Leonardo Bernardini, alunno della quarta elementare della scuola “Dante Alighieri” di Nocera Umbra, che, con tono imperioso, ha scritto: “Cari signori, perche’ non e’ cambiato quasi niente? Dovete mantenere le promesse, avete capito? Se entro il 2015 non e’ cambiato quelle cose che avete detto, non mi fidero’ piu’ di voi”. Leonardo e’ stato premiato dall’attore Colin Firth, ambasciatore della ong britannica Oxfam, perche’ ha saputo “interpretare il rapporto di fiducia che deve esserci tra cittadini e governanti, tra bambini e adulti”. Dopo di lui, Simone Fattorini, della stessa scuola, che intima: “Quando uno firma un patto ci vuole che lo porta avanti. Non ho altro da dirvi, tanti saluti”. E poi, ex aequo, Ilaria Santagostino, di una quarta elementare di Abbiategrasso, che spiega, “Sei povero quando non hai acqua e cibo”, e Ludovica Moreschini, di Bettona, che ricorda ai ricchi che “ci sono delle famiglie che si devono alzare presto per dare un pezzo di pane alla famiglia: non me ne frega se siete importanti, questo problema e’ serio”

 

“Il vostro monito alle istituzioni e ai governi – dice il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio inviato all’ambasciatore britannico a Roma, Edward Chaplin – affinche’ mantengano gli impegni presi con l’adozione degli obiettivi di sviluppo del millennio, ci impegna tutti perche’ viene dai giovani”. E i giovani “sono il nostro futuro”, sottolinea Firth, mentre l’ambasciatore ricorda come “ci sia un legame tra la soluzione dei problemi e la nostra sicurezza”. Al concorso hanno partecipato 440 bambini delle scuole elementari di tutta Italia, ai quali e’ stato chiesto di scrivere un messaggio agli otto leader del mondo ed in particolare al premier Silvio Berlusconi, presidente di turno del G8, per ricordare la promessa di eliminare la poverta’, di agire contro i cambiamenti climatici e raggiungere gli obiettivi di sviluppo del millennio entro il 2015. E per ricordare che “i poveri non sono invisibili”.


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