Salute

G8: dal vertice impegni deludenti

La competizione fra i leader del mondo per diventare i campioni nella lotta all'HIV ha portato ad un risultato deludente

di Luca De Fraia

La competizione fra i leader del mondo per diventare i campioni nella lotta all’HIV ha portato ad un risultato deludente: nella migliore delle ipotesi, potremo contare su $2 miliardi all’anno aggiuntivi per il Fondo Globale per la lotta all’HIV, Tubercolosi e Malaria. Il Fondo rimarrà largamente sotto finanziato: entro il 2008, mancheranno $29 miliardi per arrivare ai $42 necessari. I G8 ancora una volta non passano dalle promesse ai fatti: questo è quanto denunciato Azione Aiuto e ActionAid Alliance sulla base del rapporto Un Fondo per la Vita! Il G8 e il Fondo Globale, lanciato con BONO a Torino in occasione del World Political Forum del 19-20 maggio. Secondo le Nazioni Unite sono necessari dagli 11 ai 15 miliardi di US$ all’anno per combattere AIDS, Malaria e Tubercolosi. Fino ad oggi il Fondo ha erogato solo 20 milioni di US$ dei 1,5 miliardi allocati per i primi progetti. Il Fondo Globale ha immediato bisogno di: * più risorse addizionali: denaro in più, non trasferito da altri progetti di aiuto; * maggiori finanziamenti per garantire l’accesso ai farmaci “allunga vita” a tutte le persone malate: la salute è un diritto, non un bene di consumo; * più voce alle comunità e alle persone malate di AIDS, perché possano prendere parte attiva alle decisioni che le riguardano. “Non possiamo essere soddisfatti dell’annuncio del Presidente Bush -dichiara Bimbola Akinyemi, di ActionAid Nigeria- che ha lanciato un piano per $15 miliardi nei prossimi cinque anni. Sono risorse consistenti ma i 2/3 saranno spesi unilateralemente,a beneficio delle imprese americane, secondo la politica tradizionale degli USA. Per combatter l’HIV è necessario un sforzo collettivo della comunità internazionale; la scelta di Bush, se confermata dal Congresso, porterà a nuove pressioni sui in paesi va di sviluppo, che saranno costretti ad accettare i brevetti sui farmaci e l’uso degli OGM” Il rapporto evidenzia inoltre la contraddizione relativa all’impegno del settore privato. Il Fondo è nato come una partnership pubblico-privata e le aziende hanno diritto di voto all’interno del suo Consiglio Direttivo. Ad oggi però il contributo delle aziende è quasi inesistente: lo 0,05% dei finanziamenti totali. I fondi provengono da Eni, Statoil e Winterthur; il totale di queste donazioni equivale a quanto donato personalmente da Kofi Annan, da D. Fernandez, da un gruppo di privati cittadini di Taiwan e da quanto raccolto durante una partita di beneficenza del Real Madrid.

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