Cultura

G8: Colucci attacca il GSF

L'ex questore di Genova: “Il suo fu un comportamento omertoso"

di Redazione

L’ex questore di Genova Francesco Colucci, rimosso dopo gli incidenti avvenuti durante il G8, si difende davanti al Comitato Parlamentare di indagine giudicando ”frettolosa e poco professionale” l’inchiesta che ha portato al suo avvicendamento ed attacca il Genoa Social Forum, accusandolo di ”comportamento omertoso” nei confronti delle cosiddette ”tute nere”. ”Non mi risulta che il Genoa Social Forum abbia mai collaborato con le forze dell’ordine per isolare i violenti che entravano e uscivano dai cortei. Ne’ mi risulta che siano state fatte dal Gsf denunce. Agnoletto si e’ rivelato inaffidabile”, ha detto Colucci, sottolineando che il Gsf ”non e’ stato in grado o non ha voluto isolare i violenti. Per avere informazioni sulla presenza delle ‘tute nere’ ci siamo dovuti rivolgere ad altri. Il Gsf poi, riguardo allo svolgimento materiale delle manifestazioni, non ha voluto indicarci come sarebbe avvenuta la suddivisione delle piazze tematiche per le sigle del movimento”. Insomma ”un atteggiamento quasi omertoso da parte del Gsf”. Per quanto riguarda la perquisizione alle scuole dove alloggiavano i manifestanti del Gsf, all’origine delle numerose denunce di abusi da parte delle forze dell’ordine, Colucci ha detto che la decisione fu presa nel suo ufficio durante una riunione alla quale hanno partecipato anche l’ex vicario della polizia, Andreassi; l’ex capo dell’antiterrorismo, La Barbera; il capo dello Sco, Gratteri e il funzionario della Digos Luperi.


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