Cultura
G8: Cassazione, i teatranti austriaci non andavano scarcerati
Nella sentenza n. 10.000, scrive "Tanti gli elementi per dire che fossero Black Bloc"
di Redazione
I teatranti di strada austriaci che furono arrestati durante i giorni del G8 a Genova non dovevano essere scarcerati. Lo ha sentenziato la Cassazione (sentenza 10.000) che, senza risparmiare un duro giudizio sulla decisione del Tribunale della Libertà, afferma che ”il tribunale, di fronte ad un imponente materiale indiziario di chiaro significato accusatorio ha optato per una singolare indulgenza valutativa degli elementi oggetto della sua considerazione, svalutando irragionevolmente il loro peso e spessore di rilevante probabilita’ che i soggetti fermati facessero parte di uno dei tanti gruppi criminali resisi responsabili dei gravi fatti di devastazione e saccheggio verificatisi a Genova il 20 e il 21 luglio 2001”. Con questa motivazione la Prima sezione penale ha annullato le ordinanze impugnate con cui era stata disposta la liberazione dei teatranti, rinviando il caso al Tribunale di Genova per un nuovo esame. Ad opporsi alla scarcerazione, il Pm presso il Tribunale della libertà di Genova. La vicenda analizzata dai giudici di piazza Cavour riguarda la compagnia austriaca Volkstheatre Karawane composta da 19 giovani che erano giunti a Genova due giorni prima delle manifestazioni del G8 per mettere in scena una loro rappresentazione teatrale. All’indomani degli scontri, alcune pattuglie dei carabinieri della sezione anticrimine avevano individuato una colonna di automezzi con targa straniera che dal comune di Recco si dirigeva verso l’entroterra ligure. In seguito ad una approfondita perquisizione, gli uomini dell’Arma avevano rinvenuto all’interno dei mezzi ”numerosi oggetti atti ad offendere come mazze, coltelli, birilli, catene con estremita’ imbevute di petrolio, aste di legno, e altri destinati alla difesa del corpo come caschi protettivi, camere d’aria, protezioni in gomma piuma, maschere antigas e da sub, oltre a numerosi indumenti di color nero tra cui magliette, giubbotti e tre passamontagna”. Non solo oggetti, ma anche rullini fotografici e documenti con le piantine dettagliate di Genova con evidenziate le zone di piazzale Kennedy e di Marassi dove si erano verificati gli scontri piu’ pesanti. Otto dei fermati presentavano poi lesioni personali ed ecchimosi. I teatranti furono sottoposti a fermo di polizia giudiziaria perche’ ritenuti ”appartenenti al gruppo antiglobalizzazione dei Black Bloc, resosi responsabile di gran parte dei gravi fatti di devastazione e di saccheggio verificatisi durante il G8”. Dalle foto sviluppate emergevano immagini della partecipazione di alcuni fermati alle manifestazioni di protesta svoltesi a Salisburgo e a Genova all’interno della scuola Diaz.
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