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G8: bandiere della pace sventolano sul summit
La testimonianza di Luca De Fraia di Azione Aiuto, che oggi si è spostato da Annemasse ad Evian. E tutti i link utili per seguire vertice e controvertice
«Una novità positiva, al G8, sono le bandiere della pace.Ce ne sono, non tante come a Milano o Roma ma sono là, persino sul prestigioso ponte di Ginevra, quello su lago di fronte all’Hotel de la Paix». Parola di Luca De Fraia, Policy Officer di Azione Aiuto, che ci ha spedito questa corrispondenza dal G8.
Annemmasse. È partito il summit alternativo organizzato da associazioni e movimenti per l’incontro dei G8 di Evian. Siamo all’inizio, il centro per le conferenze che porta il nome di Martin è il punto di raccolta di diverse migliaia di persone, un piccola folla che durante il giorno si ingrosserà lentamente.
I paragoni però lasciamoli da parte, non sarebbe giusto pensare di trovare qualcosa di simile a Genova o a Firenze. Per Evian, il programma delle iniziative non ha un vero e proprio centro, con tante iniziative sparse un po’ ovunque, tra Francia e Svizzera.
Il Sommet pour un autre Monde è l’evento organizzato principalmente dalle organizzazioni non governative francesi, con la partecipazione di diversi network internazionali, fra i quali ActionAid.
Il piatto forte di ieri è stato la discussione sulla NEPAD, l’iniziativa per un nuovo partenariato per l’Africa lanciata dai leader del continente.
Negli interventi dei relatori, finalmente, L’ Africa vista dagli africani- esce fuori un quadro di realismo, dove gli elementi di critica e di difficoltà non fanno comunque abbandonare l’idea che dalla NEPAD possa venire fuori qualcosa di buono. Il messaggio è chiaro: con l’Africa la comunità internazionale sta giocando una partita truccata.
Annemmase e Ginevra sono di fatto la stessa città, divisa nel mezzo da un posto di frontiera. I controlli per il momento non sono asfissianti come ci si poteva aspettare, abbiamo attraversato la dogana diverse volte oggi, per raccogliere amici e colleghi africani in arrivo all’aeroporto della città svizzera, senza nessun problema. Ma la tensione e fortissima. Sul percorso della marcia del primo giugno, che unirà le due città, le vetrine di una grande parte di negozi sono coperte da tavole di legno; qualche negoziante ci tiene comunque a chiarire da che parte sta, lascia un messaggio per contestare il G8 o mette una bandiera della pace.
Si le bandiere della pace, questa è un?altra nota positiva. C?è ne sono, non tante come a Milano o Roma ma sono la, persino sul prestigioso ponte di Ginevra, quello su lago di fronte all?Hotel de la Paix, ovviamente.
Link utili per seguire l’evento:
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