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G8: Arci, no a Commissione schiaffo per l’Italia

La dichiarazione del presidente Paolo Beni

di Gabriella Meroni

”Il voto di ieri in Commissione Affari Costituzionali alla Camera e’ uno schiaffo alla coscienza civile di questo paese. Ci indigna e ci offende”. E’ quanto afferma in una nota il Presidente nazionale dell’Arci, Paolo Beni, commentando la bocciatura di una commissione di inchiesta sui fatti del G8. ”A Genova nel 2001 -sottolinea Beni- abbiamo vissuto quella che Amnesty international ha definito ‘la piu’ grave violazione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale’. Migliaia di giovani umiliati e malmenati da coloro che avrebbero dovuto garantire la sicurezza, anche la loro. Carlo Giuliani, un ragazzo di 22 anni, ucciso”. ”A sei anni di distanza, con una serie di processi che si avviano alle conclusioni, nessuna chiarezza e’ stata fatta sui mandanti delle violenze commesse al G8, sia tra i vertici delle forze dell’ordine che tra i vertici politici di allora. La commissione di inchiesta parlamentare, richiesta in questi anni con tenacia dai genitori di Carlo, dai movimenti e da tante organizzazioni, finalmente prevista nel programma dell’Unione -prosegue il presidente dell’Arci- avrebbe dovuto assolvere proprio a questo compito, tentando cosi’ di sanare una ferita aperta nella democrazia di questo paese”. ”Si e’ scelto invece di non procedere nella ricerca della verita’, di non ricucire lo strappo drammatico che li’ si e’ determinato tra tanti giovani che per la prima volta sceglievano la via della partecipazione e le istituzioni che decidevano di reprimere con la violenza quell’inedito slancio. Noi non ci rassegniamo -conclude Beni- non smetteremo di interrogare la societa’ e le istituzioni sul perche’ e sulle responsabilita’ della violenza di quei giorni. Lo sentiamo come un dovere, verso Carlo, i cittadini di Genova, le migliaia di uomini e donne che insieme a noi parteciparono a quelle giornate”.


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