Volontariato
G8: al Public Forum Gubitosa accusa i media
Carlo Gubitosa, (Peacelink): "Siete diventati strumenti di violenza''
di Paul Ricard
Il Public Forum “Un altro mondo è possibile” ha visto questa mattina l?intervento di Carlo Gubitosa, alla sessione tematica sulla ?pace?. Gubitosa, rappresentante di PeaceLink, ha stigmatizzato l?atteggiamento dei media, sottolineando il dispiacere nel dover riconoscere che ?in questi giorni, e in particolare durante l’apertura del Public Forum organizzato dalla società civile in occasione del G8, i mezzi di informazione si sono trasformati in uno strumento di violenza che ha ignorato le mille anime e le mille voci di questo forum, regalando le prime pagine a chi si nasconde dietro la violenza delle bombe. Questa logica non ci piace?.
Una logica perversa, per Gubitosa. ?Non ci riconosciamo in un sistema d’informazione in cui vince chi fa la voce più grossa ? ha continuato – o l’esplosione più rumorosa, ed è per questo che insieme a questi compagni di strada lanciamo una sfida a tutti i giornalisti e gli operatori dei mezzi di informazione?. Egli ha sfidato i mezzi di informazione a dire che ?l?Italia è un Paese fuorilegge, perché dopo essersi impegnata, durante il vertice Onu di Rio del 1992, a destinare almeno lo 0,7% del Pil a iniziative di cooperazione internazionale, non ha mai mantenuto questo impegno, e come lei molti altri Paesi membri del G8?. Ha sfidato poi i media ?a parlare di Uranio Impoverito oggi, quando non fa più notizia, per rispondere a due grandi domande ancora senza risposta: quante e quali armi all’Uranio Impoverito sono in dotazione agli eserciti Nato? Perché la Nato non dovrebbe essere tenuta a rispettare le convenzioni di Ginevra, che proibiscono l’impiego di armi anche solo potenzialmente dannose per l’ambiente??.
Ma le ?sfide? di Gubitosa ai sistemi informativi non sono finite qui: ?Vi sfidiamo a dire che mentre l’Europa costruisce cacciabombardieri da 130 miliardi di lire l’uno, nel sud dell’Italia ci sono città con centinaia di migliaia di abitanti dove mancano da sempre le strutture sanitarie per la cura e la prevenzione dei tumori. Vi sfidiamo a denunciare le violazioni dei diritti umani compiute in tutti i paesi del mondo, anche se questi paesi sono membri della Nato e ottimi clienti di armi italiane, come la Turchia, o potenze militari come la Russia, o “amici” dell’occidente come il Sudan. Vi sfidiamo a pubblicare i rapporti dell’osservatorio italiano sul commercio delle armi, denunciando tutte le violazioni della legge 185 che regola l’esportazione di armamenti, e chiamando per nome le aziende italiane che esportano armi in paesi repressivi o in conflitto. Vi sfidiamo ? ha continuato – a commentare i bilanci del ministero della difesa italiano e a chiedere conto del perché l’italia, e assieme a lei molti paesi del G8, oggi investe in armi più di quanto investiva durante la guerra fredda.Vi sfidiamo infine a intervistare il sig. Berlusconi e il Sig. Rutelli per indagare sugli intrighi politici che finora hanno ostacolato la piena attivazione dell’agenzia regionale lombarda per la riconversione dell’industria bellica?.
Ma la ?sfida? più importante Gubitosa l?ha lanciata al termine del suo discorso: ?Date voce anche alle piccole formiche silenziose che ogni giorno lavorano per la Pace, la Giustizia e la Salvaguardia del Creato. Togliete il microfono ai ricchi, ai potenti e ai bombaroli, e unitevi a noi per rivelare che il Re è finalmente nudo?.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.