Non profit

G8: 200 mila manifestanti, attesa per Lula

Da Evian, Luca De Fraia racconta G8 e contro G8

di Carlotta Jesi

“Oggi 200 mila persone hanno preso parte alla manifestazione contro i G8, e la società civile attende con interesse l’intervento di Lula che parlerà questa sera e domani”. Luca De Fraia, di Azione Aiuto, ha inviato a Vita le sue impressioni a caldo sul vertice dei grandi e sul summit per un Altro mondo. Eccole:

Ci sono, i new global sono qui! Già diecimila no global si sono accampati nei boschi intorno al punto di convergenza, all?aeroporto.

Il Villaggio e il camping Intergalattico sono proprio due piccoli villaggi di tende di ogni tipo, da quelle più piccole ai tendoni da circo. Non manca nulla, dai punto ristoro al team medico, ad una agguerrito centro stampa e un centro radio (sempre sotto la tenda ed in mezzo ad un prato), allo spazio dibattiti ed alla musica.

Lo stile è rigorosamente quello del capeggio libero, ma il paesaggio e le Alpi che fanno da scenario forse fanno dimenticare i disagi. Ci sono giovani, anziani e bambini e l?ambiente è molto rilassato. Ci sono alcune ?sperimentazioni? in corso, ad esempio una particolare tassa ecologica: per ogni bicchiere di plastica consumato la bar si pagano 20 centesimi, che si potranno riavere riportando indietro l?anti ecologico pezzo di plastica, che così non finirà per terra.

C?è anche un fitto programma d?incontri sui temi della globalizzazione; c?è un ?punto G? organizzato dal movimento femminista. Ma si pensa anche alle contestazioni; anche lo spettatore un po? casuale non ha potuto fare ameno di sentire parlare di blocchi da effettuare la mattina del 1 giugno prima dell?alba e perfino di azioni di kamikaze, che gruppi di giovanissimi vorrebbero intraprendere contro i cordoni di polizia, per protestare contro le misure di sicurezza. Da questo fronte, purtroppo niente di nuovo.

La mattina era iniziata in modo assai diverso, con una visita per al centro stampa ufficiale. L?organizzazione logistica è fin troppo rilassata e ci sono ancora molti dettagli ancora da mettere a posto, forse a ragione, visto che di giornalisti in giro se ne vedono pochi. Nell?area stampa ci sono gli stand per delegazione dei G8, e due grandi tende per i rappresentanti dei paesi in via di sviluppo. La sicurezza diventa pesante, con frequenti blocchi stradali e conseguenti code sulle strade.

Ieri pomeriggio al ?Summit per un altro mondo? gli argomenti sono stati commercio e debito, due incontri in contemporanea in due luoghi un po? distanti che hanno costretto il pubblico a dividersi, forse tre-quattromila persone in tutto. All?incontro sul commercio abbiamo ritrovato Antonio Tricarico della Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, ed è stata l?occasione per parlare di quello che oramai passa per lo scambio fra ?più aiuti dal nord e un via libera sugli OGM dal sud?. E? sicuramente una di quelle cosa che non ritroveremo nelle carte ufficiali; ma pare fin troppo chiaro che gli Stati UnIti stanno proseguendo per la loro strada, investendo anche risorse consistenti (e di questi giorni la conferma $15 miliardi per i prossimi cinque anni) che saranno sborsati ai paesi che si comportato secondo la dottrina americana, che include anche gli OGM appunto.

All?incontro sul debito abbiamo ritrovato anche la campagna Sdebitarsi, presente e visibile con tutti i suoi materiali ed una bellissima maglietta che dice ?Drop the debt, not the bomb?. Abbiamo chiesto a Gino Barsella cosa ci aspetta dal G8 sul debito, e la risposata è stata che al momento quello che hanno fatto ??è un po? pochino?.

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