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G7: via libera a piano italiano di fornitura vaccini ai Pvs
Sabato i "sette Grandi" dell'economia hanno approvato il piano di Tremonti, che eliminerà il rischio di mercato per le aziende farmaceutiche.
Il gruppo dei paesi del G7 ha dato il via libera al piano italiano di fornitura di nuovi vaccini volto ad arrestare il diffondersi di malattie mortali nei paesi piu’ poveri del mondo. Il piano sanitario e’ stato presentato dal ministro delle finanze Giulio Tremonti al vertice del G7 e avra’ un costo di circa 1 miliardo di dollari.
La prima parte del piano prevede la stesura di un progetto pilota (che verra’ presentato al prossimo vertice del G7 nell’aprile 2006 a Washington) che individui le modalita’ attraverso le quali finanziare la ricerca di nuovi vaccini. Una commissione indipendente di esperti avra’ il compito di verificare se i nuovi vaccini creati siano in linea con gli standard richiesti.
Lo strumento sul quale far ruotare il piano e’ stato battezzato ‘Amc’, Advanced Market Committment, ed e’ incentrato nell’impegno preso dai paesi del G7 ad acquistare dalle case farmaceutiche una certa quantita’ di nuovi vaccini. Grazie a questo strumento le aziende avranno un maggiore incentivo a investire nella ricerca di nuovi vaccini.
Inizialmente il piano si focalizzera’ sui vaccini per altre malattie come il Rotavirus (che miete ogni anno mezzo milione di piccole), il Papilloma virus (che uccide ogni anno 250 mila donne) e il Penumococco che colpisce 1,6 milioni di persone, il 50% delle quali bambino sotto i cinque anni.
La scelta di non concentrarsi inizialmente sulla tubercolosi, aids e malaria deriva probabilmente dalla volonta’ di rendere il piano subito operativo visti i lunghi tempi necessari alla scoperta dei vaccini. Quello contro la malaria richiede circa 11 anni e un investimento tra i 4 e i 5 miliardi di dollari. Quello sull’aids circa 15 anni e un costo tra i 5 e i 6 miliardi di dollari. Quindici anni e’ anche il tempo previsto per la scoperta del vaccino contro la tubercolosi.
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