Cultura

G2, i diciottenni restano.

Una direttiva del Viminale prolunga la possibilità di ottenere il permesso di soggiorno per motivi famigliari. Fino ad oggi, dovevano trovare un lavoro o intraprendere un percorso di studi

di Redazione

Un po' di respiro per i diciottenni della seconda generazione. Fino a poco tempo fa dovevano decidere in fretta sul loro futuro. Al compimento dei 18 anni scadeva infatti il permesso di sogiorno per motivi famigliari. Per rimanere nel nostro territorio, avrebbero dovuto convertirlo in un permesso di lavoro o di studio. Oppure tornare nei loro Paesi d'origine

Pochi bamboccioni, insomma, tra i immigrati con cittadinanza extra Ue. Ma ora a quei teenager potrà essere concesso il rinnovo del permesso di soggiorno per motivi familiari per la stessa durata di quello del genitore, purché quest?ultimo soddisfi le condizioni di reddito e di alloggio richieste per il ricongiungimento familiare.

E' la novità più importante che intruduce una direttiva del Ministero degli Interni approvata lo scorso 28 marzo, che cambia le carte in tavola per i maggiorenni della G2. Il testo ammette che anche al giovane straniero, divenuto maggiorenne "può accadere di avere incertezze sul proprio futuro di studio o lavorativo?. E dunque, ?non sia in grado di soddisfare i requisiti per il rilascio di uno dei permessi citati?. E concede quindi la possibilità di rinnvare il documento di soggiorno solo per ragioni famigliari.

La decisione di modificare in questa direzione la normativa vigente scaturisce dal concetto, più volte ribadito dalla Corte di Cassazione, che ?fin quando il giovane abbia raggiunto una propria indipendenza economica e una appropriata collocazione nel contesto sociale, i suoi genitori hanno l?obbligo di mantenerlo?. Orientamento questo che si inquadra nel più generale dovere dei genitori di mantenere, istruire ed educare i figli, stabilito dall?art. 30 della Costituzione e riconosciuto dalla Corte Costituzionale quale diritto fondamentale della persona

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