Formazione

FVG, dopo gli incendi parlano le cooperative sociali

Sono sette gli attentati dall'iniziato dell'anno contro le Cooperative sociali

di Redazione

La Cooperazione sociale friulana chiede l’intervento delle Istituzioni, le cooperative sociali aderenti a Legacoop del Friuli-Venezia Giulia, si sono riunite a Tavagnacco (Udine) nella sede della cooperativa Hattiva, dove hanno appreso con emozione del secondo incendio alla cooperativa sociale “Ceralacca” di Cordenons. Al termine della riunione è stato diffuso dalla cooperativa Itaca di Pordenone un comunicato. “Dopo aver distrutto poche settimane fa il capannone della cooperativa, questa volta ignoti attentatori hanno distrutto quasi tutto il parco macchine della stessa cooperativa. Viene così reso vano il lavoro che in questi anni ha dato occupazione ad oltre sessanta soci, buona parte dei quali persone svantaggiate inserite dai servizi socio- sanitari pubblici. Le cooperative sociali di Legacoop non si sono solo limitate ad esprimere la loro solidarietà ai colleghi di Ceralacca, mettendosi a disposizione per quelle iniziative di sostegno che fossero ritenute opportune. Si è voluto denunciare un fatto ormai evidente e gravissimo: nella prima metà dell’anno, da Fogliano (Gorizia) ad Udine a Pordenone sono ormai sette gli attentati che hanno danneggiato gravemente o pressochè distrutto cooperative sociali, in qualche caso (come in quello della comunità di Itaca a Pordenone) mettendo anche in grave rischio la vita di persone abitanti nell’edificio. Si tratta di una situazione gravissima, che non può certo essere considerata una casualità, e che costituisce una vera e propria emergenza sociale. Evidentemente la cooperazione sociale, nata per togliere le persone più deboli dalla marginalità, comincia a dare fastidio sul piano sociale ed economico. E’ necessario che le istituzioni preposte alla tutela della sicurezza dei cittadini prendano atto di questa catena di attentati. Bisogna che le forze dell’ordine esercitino una adeguata vigilanza ed attività investigativa in questo senso, evitando invece di disperdere la loro attività in iniziative propagandistiche e persecutorie contro i lavoratori immigrati. Per questo motivo il responsabile regionale del settore servizi della Legacoop, Loris Asquini, ha avuto il mandato dell’assemblea delle cooperative sociali di incontrare i questori di Udine e Pordenone per sollecitare il loro intervento”.


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