Formazione

Fuori concorso. Padre Pazzaglia. Quarant’anni per l’Uganda

Io avrei premiato questo padre comboniano che a Kitgum ha fatto miracoli (di Padre Giulio Albanese).

di Redazione

Padre Tarcisio Pazzaglia, comboniano, è un uomo straordinario, tutto adrenalina nel nome di Dio. Ha vissuto per oltre quarant?anni nel Nord Uganda, testimoniando coerentemente i valori evangelici, pax in primis. Dalla fine degli anni 80 si è particolarmente distinto nel promuovere la società civile della popolazione Acholi, stremata da una sanguinosa guerra civile. A questo proposito, le cifre diffuse dal responsabile delle operazioni umanitarie dell?Onu, Jan Egeland, sono agghiaccianti: circa 20mila bambini sequestrati, oltre 100mila morti e almeno un milione e mezzo di sfollati. Scatenata dai ribelli del sedicente Esercito di resistenza del Signore (Lra), meglio conosciuti come ?olum? (?erba?, in lingua acholi), il conflitto ha penalizzato soprattutto i distretti di Gulu, Kitgum, Pader, Lira e Apac. In questo contesto, padre Tarcisio non ha mai rinunciato al dialogo con i ribelli, rischiando la vita in ripetute circostanze. Sull?esempio di San Francesco, che affrontò amabilmente il lupo di Gubbio, padre Tarcisio ha sempre creduto nella forza della parola, detta al momento giusto, per il bene comune. Recenti testimonianze raccolte nel Nord Uganda, parlano di un?ipnosi collettiva operata, subito dopo il sequestro, sulle giovani reclute di Joseph Kony, fondatore dello Lra. Ebbene, è proprio a questa gioventù bruciata che il settantenne religioso ha rivolto la sua attenzione, accogliendo centinaia di minori nella sua missione di Kitgum, un?autentica cittadella della solidarietà. Ultimamente, l?avvio di un dialogo negoziale tra governativi e Lra, unitamente alla decisione di numerosi gruppi di ribelli di deporre le armi, fanno ben sperare. Il merito è certamente anche di padre Tarcisio che non ha mai gettato la spugna dando, attraverso la sua serafica testimonianza, «voce a chi non ha voce».

Padre Giulio Albanese


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA