Non profit
Funziona il “tappo”
Fermata la fuga di petrolio: secondo Bp il tappo da 75 tonnellate sta resistendo alle prove di pressione
di Redazione
Il “tappo” da 75 tonnellate messo a punto dalla Bp per bloccare la fuga di greggio nel Golfo del Messico sembra funzionare. Ma bisognera’ attendere la fine del test per poter dire che la pressione all’interno del pozzo è ormai sotto controllo e che non ci sono altre falle o vie di fuga per il petrolio.
Dopo le dichiarazioni di euforia e cautela dei vertici di Bp e dlelo stesso Obama di ieri sera, oggi anche l’ammiraglio Thad Allen, responsabile per la Casa Bianca nell’emergenza marea nera, ha invitato ad attendere la fine delle verifiche: «Siamo incoraggiati – ha detto – da questi primi risultati del test, ma non è ancora finita», ha avvertito il capo della Guardia costiera Usa. Allen ha spiegato che il “test di integrità” del pozzo di Macondo, nel Golfo del Messico, procede secondo le previsioni, ma ci vorranno alcune ore per arrivare a una conclusione definitiva. «Continuiamo a raccogliere dati e ad analizzarli insieme alla squadra di scienziati federali per avere informazioni più dettagliate sulla capacità di tenuta del pozzo», ha aggiunto. Il test è ripartito ieri sera dopo circa due giorni di rinvii dovuti a una nuova fuga di greggio. Ogni sei ore i tecnici verificano le condizioni della pressione all’interno del pozzo che deve rimanere alta per provare che non ci sono all’interno nuove falle.
Se la pressione dovesse scendere il test verrebbe interrotto. In caso contrario durera’ per 48 ore complessive, ossia fino a domani. Grazie al nuovo sistema, se non ci saranno controindicazioni, sara’ possibile prelevare petrolio con continuità fino a 80mila barili al giorno. Nelle prossime settimane sono attese altre due navi per accelerare le operazioni. Intanto il “tappo” ha anche fermato la discesa del titolo Bp in borsa. Ieri le azioni della compagnia, subito dopo la notizia dello stop alla fuga di greggio, sono balzate del 7% chiudendo in rialzo del 5,6% a New York. Stamane i corsi viaggiano in rialzo del 4%, anche loro in attesa dei risultati del test. A tirare su i titoli anche le voci che Bp starebbe per chiudere la vendita di asset non strategici per 10 miliardi dollari. Resta invece lo spettro della vicenda Lockerbie: sulle accuse di aver lucrato sulla liberazione del prigioniero libico Bp dovrà rendere conto alla Commissione Esteri del senato il prossimo 29 luglio.
Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?
Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it