Non profit

Fundraising online? Le regole d’oro di Youtube

Vita incontra Hunter Walk, direttore del product management di YouTube e promotore di YouTube for Good, un progetto interamente dedicato al sociale per aiutare le non-profit ad ottenere il massimo dalle proprie campagne online

di Ottavia Spaggiari

Che il non-profit corresse ormai sulla rete già si sapeva ma che fosse così potente da attirare uno dei giganti della Silicon Valley non era poi così scontato. Eppure alcune tra le campagne di maggior successo degli ultimi anni sono state realizzate proprio grazie a video caricati online che, in un qualche modo, hanno trasformato la percezione di quell’ enorme contenitore virtuale che è Youtube, in una gigantesca “aula scolastica”. E’ così che la definisce Hunter Walk, Direttore del Product Management di YouTube e promotore di YouTube for Good, il più importante progetto dell’azienda rivolto proprio al sociale.  A Google dal 2003, Walk è tra chi ha studiato l’uso della rete fatto dal non-profit, individuandone immediatamente l’enorme potenziale.

Sono state proprio campagne che hanno mobilitato milioni di persone in tutto il mondo, come l’iniziativa antiomofobia It  gets better e Invisible People, il progetto di sensibilizzazione alla realtà dei senza fissa dimora, a rivelare l’efficacia di YouTube per il non-profit. “Per molte organizzazioni le campagne di fundraising si dimostrano molto costose e in questo senso YouTube offre una grande opportunità.” Ha spiegato Walk. “Utilizzando la rete le organizzazioni riescono ad ampliare il proprio bacino di utenti in modo assolutamente gratuito. Charity Water, un’organizzazione americana che si occupa di acqua potabile nei paesi in via di sviluppo, è diventata così abile nell’uso dei social media che investe solamente 7 centesimi per raccogliere 1 dollaro. “  E la strategia per il successo? Secondo Walk esiste e può essere riassunta in tre regole: Content, Community e Call to Action. 

Content

 “Prima di tutto bisogna rendersi conto di quale messaggio si vuole veicolare.” Spiega Walk, “Ciò non ha nulla a che vedere con il coinvolgimento di persone famose e la possibilità di poter contare su un producer esperto, la cosa più importante è essere in grado di comunicare chiaramente un messaggio”.

Community
“Ogni minuto, su YouTube vengono caricate 72 ore di girato, di conseguenza è facile che un video su YouTube si perda nel mare magnum di contenuti.” Per questo, secondo Walk, “La community in questo senso è fondamentale. Bisogna pensare a come attirarla ed è importante non pensare a YouTube esclusivamente come una destinazione unica. Bisogna usare i social network e condividere all’interno della propria community.” Condivisione è la parola chiave.

Call to action
“Se volete ottenere un risultato, allora dove essere espliciti. ”Afferma Walk. “Per coinvolgere le persone in modo efficace, è necessario effettuare delle richieste chiare. Volete che la persona che guarda il video faccia una donazione? Allora dovete dirlo chiaramente.”
YouTube for Good verrà lanciato in Italia a breve, ma Walk ha invitato le non-profit italiane a non aspettare l'attivazione del programma per sfruttare la piattaforma. “Non c'è bisogno di aspettare YouTube è già da ora una risorsa a costo zero per il sociale."

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