Non profit

FUNDRAISING. Buone prassi nelal raccolta fondi face-to-face

Amnesty International, Greenpeace, Medici Senza Frontiere, Save the Children e l'Unhcr firmano per garantire più traparenza e affidabilità

di Redazione

Amnesty International, Greenpeace, Medici Senza Frontiere, Save the Children e l’Alto Commissariato delle Nazione Unite per i Rifugiati (Unhcr) firmano un documento di Buone Prassi per garantire maggiore trasparenza e affidabilità nella raccolta fondi realizzata mediante la tecnica del  ‘face-to face’. Per la prima volta, nell’ambito del fundraising, alcune tra le maggiori organizzazioni internazionali hanno lavorato insieme per dotarsi di uno strumento di autoregolamentazione.
Il settore del non profit italiano ha visto crescere, con sempre maggiore rilevanza negli ultimi cinque anni, l’attività di raccolta fondi basato sul ‘face-to-face’. Ispirandosi al “Codes of Fundraising Practices” dell’Institute of Fundraising  britannico, alcune tra le maggiori Organizzazioni No Profit (Onp) presenti in Italia, hanno sentito l’esigenza di dotarsi di linee guida per delineare le “Buone Prassi”, da condividere e applicare nell’ambito del ‘face-to-face’. Ciò a tutela del donatore, dell’organizzazione e anche del personale coinvolto: i dialogatori.

Il  ‘Face-to-face’, conosciuto anche come dialogo diretto, è una modalità di raccolta fondi basata  sul’invito personale a effettuare donazioni regolari tramite domiciliazione bancaria o postale o carta di credito. L’attività si svolge prevalentemente in strada, in un luogo di pubblico accesso, o porta a porta e  costituisce un mezzo efficace ed efficiente  attraverso il quale le persone possono sostenere le Onp.
Le organizzazioni firmatarie di  questo protocollo considerano “l’accountability” e la trasparenza nei confronti del pubblico di fondamentale importanza. Per questo i contenuti principali del documento sono tesi a garantire una formazione di qualità ai dialogatori e adeguate regole di comportamento e approccio. Inoltre i dialogatori devono avere un’immediata e certa riconoscibilità da parte del pubblico e sono tenuti a fornire ai potenziali sostenitori  informazioni chiare e precise sulla causa e sulle attività a cui è destinata la raccolta fondi.
Le organizzazioni promotrici auspicano che questa iniziativa sia il primo passo verso una più ampia partecipazione e condivisione, e anche per questa ragione hanno richiesto il patrocinio dell’Associazione Italiana Fundraisers (Assif) .
 
Link versione completa “Documento di Buone Prassi

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.