Non profit

Fund raising: un italiano su 4 non si fida delle associazioni

Ricerca Ispo: un italiano su 4 non fa beneficenza perché ha poca fiducia verso le associazioni che non offrirebbero sufficienti garanzie di trasparenza sull' impiego dei fondi

di Redazione

Un italiano su quattro non fa beneficenza perché ha poca fiducia verso le associazioni non profit, che non offrirebbero sufficienti garanzie di trasparenza sull’ impiego dei fondi. Questo il dato principale che emerge da una ricerca dell’Ispo sulla solidarietà e che é stata presentata nel corso del convegno ”Trasparenza e qualità del non profit: il caso Amici dei Bambini”. Dal campione e’ emerso che il 75% degli intervistati non ha effettuato nessuna donazione negli ultimi tre anni, il 25% dichiara appunto di non farlo per mancanza di fiducia sull’impiego del denaro, un 24% rileva che ”non ci ha mai pensato o non se ne é presentata l’ occasione”. E’ poi l’ 11% a denunciare che le associazioni ”prima chiedono denaro ma poi non danno notizie sui progetti per i quali é stato donato”. Secondo la ricerca, le donne sono più propense degli uomini a fare beneficenza (26% contro 22%) e, relativamente all’età, la prevalenza dei donatori é di età compresa tra i 50 e i 59 anni (33%), mentre il 28% si colloca tra i 30 e i 49 anni. La sensibilità verso il non profit, inoltre, aumenta con il grado di istruzione (il 42% dei laureati ha fatto donazioni), ed anche la zona di residenza ha la sua importanza, visto che il 33% dei residenti nel Nord Est ha effettuato donazioni. Tra le varie associazioni, sono quelle per la ricerca sul cancro le principali destinatarie dei contributi fatti nell’ultimo anno (33%), seguite dalle associazioni per l’aiuto ai bambini (19%), mentre solo il 4% ha fatto donazioni a favore di associazioni per la difesa dei diritti umani. Tra i canali di conoscenza delle attività delle associazioni, il 47% dice che ha saputo da parenti e amici, il 41% dalla televisione, il 34% in seguito all’ invio di materiale per posta mentre soltanto lo 0,4% del campione é venuto a conoscenza dell’ associazione attraverso Internet. La ricerca ha infine preso in esame le adozioni di bambini a distanza. Il 14% di coloro che hanno effettuato donazioni nell’ultimo anno ha risposto che ha in corso un’ adozione a distanza, il 74% sa comunque di cosa si tratta pur non avendola avviata, il 10% ha risposto che invece ne ha sentito parlare ma non sa di cosa si tratti con esattezza, mentre il 2% ignora completamente il fenomeno.


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