Famiglia
Fumo passivo, 2000 vittime l’anno in Italia
Le societa' scientifiche e le associazioni di pazienti mettono sotto accusa anche la televisione: ogni 26 minuti va in onda un personaggio che fuma
Ogni anno in Italia muoiono 2mila 204 persone perche’ a casa c’e’ una persona che fuma. Il fumo del coniuge e’ infatti responsabile di 221 morti per cancro polmonare e di 1.896 per malattie ischemiche del cuore, e quello dei genitori provoca 87 morti ‘in culla’. Mentre sono 559 le vittime ogni del ‘vizio’ di un collega di lavoro.
Queste le stime emerse da uno studio sull’esposizione al fumo passivo, realizzato dall’Agenzia di sanita’ pubblica della regione Lazio, anticipate oggi a Roma in occasione della presentazione della Giornata Nazionale del Respiro, in programma il 26 maggio in tutta Italia, durante la quale 400 centri pneumologici rimarranno aperti al pubblico per offrire informazioni sulle malattie polmonari e una spirometria gratuita, test che valuta la funzionalita’ respiratoria.
E in occasione della Giornata del respiro, promossa dalla Federazione italiana contro le malattie polmonari sociali e la Tbc, in collaborazione con 50 associazioni di pazienti, l’Istituto Superiore di Sanita’ ha messo a disposizione il numero verde 800-554088 (attivo tutto l’anno per fornire consigli e informazioni sulla dipendenza da tabacco), per fornire gli indirizzi dei centri pneumologici aperti sabato prossimo.
Le societa’ scientifiche e le associazioni di pazienti dichiarano guerra al fumo, responsabile di 90mila morti l’anno nel nostro paese, e puntano il dito contro ”la scarsa sensibilita’ delle istituzioni politico-sanitarie dell’opinione pubblica sulle patologie polmonari, che colpiscono un italiano su quattro”. Sotto accusa anche la televisione ‘cattiva maestra’ in materia di fumo. Da una ricerca condotta dall’Osservatorio Fumo, alcol e droga dell’Iss – anticipata oggi – risulta infatti che, sulle 7 reti nazionali, monitorate per un anno (1 maggio 2000-31 aprile 2001), ogni 26 minuti va in onda un personaggio che fuma. Su 965 ore valutate gli ‘atti-fumo’ sono stati 2.202.
Il primato negativo spetta a Tmc (che ha totalizzato solo 14.24 minuti ‘liberi’ dal fumo), seguita da RaiTre (circa 19 minuti ‘smoke-free’), Retequattro (circa 22 minuti). La piu’ ”corretta” risulta ItaliaUno (che puo’ contare su circa 56 minuti), seguita a pari merito da Canale5 e RaiDue (circa 40 minuti) e da RaiUno (circa 30 minuti senza sigari o sigarette in onda). Le associazioni chiedono quindi ”non proibizionismo, ma rispetto dei diritti dei non fumatori e dei divieti, a cominciare da quelli nei locali pubblici e nelle scuole”. E proprio alle scuole ”la cui aria – secondo gli esperti – e’ inquinata da fumo, muffe e allergeni di ogni tipo” e’ dedicata la Campagna 2000-2001 della Federazione contro le malattie polmonari, che prevede l’invio di materiale informativo in 15mila istituti italiani. ‘
‘Da uno studio condotto fra studenti delle scuole medie superiori – spiega Claudio Sanguinetti, presidente dell’Associazione pneumologi ospedalieri – e’ risultato che il 25% dei ragazzi ha valori spirometrici fuori dalla norma. La spirometria, che puo’ considerarsi l’equivalente dell’elettrocardiogramma per il cuore – conclude – dovrebbe essere fatta da tutti, e comunque al primo campanello d’allarme, come tosse persistente, senso di peso al torace, respiro sibilante.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.