Economia

Fuga dalle banche

Al via oggi la protesta lanciata dall'ex calciatore, Eric Cantona: «Ritiriamo i nostri risparmi»

di Redazione

Quanti seguiranno l’invito di Eric Cantona? Quanti oggi toglieranno i propri soldi dalle banche in una sorta di sciopero del risparmio? Tutto si risolverà in un nulla di fatto oppure oggi assisteremo al crollo del sistema bancario?

Bisognerà attendere ancora un po per sapere se l’iniziativa lanciata per oggi dall’ex stella del Manchester United, Eric Cantona, avrà un seguito. L’ex calciatore francese ha invitato i cittadini, oggi, 7 dicembre, a togliere i propri risparmi dalle banche. «La rivoluzione si fa attraverso le banche – aveva detto nel corso di un’intervista al giornale francese Press Ocean – Se 20 milioni di risparmiatori ritirassero contemporaneamente i loro soldi dai conti correnti, il sistema crollerebbe su se stesso».

Un appello che viene bocciato da politici e banchieri europei. L’Unione Europea bolla l’iniziativa come “irresponsabile“. «Ho sentimenti diversi nei confronti del settore finanziario – ha detto ieri a tarda sera il ministro delle Finanze lussemburghese e presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker, al termine della riunione dei colleghi dell’area euro – ma trovo che l’operazione (di Cantona, ndr) sia totalmente irresponsabile». Nel premettere di essere un tifoso del Manchester United, il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, ha anche lui bocciato l’iniziativa del calciatore francese. «Penso che Cantona sia più bravo come giocatore che non come economista».

Una mobilitazione, quella lanciata dall’ex campione francese ha un sito dedicato tradotto in otto lingue. Oggi, giorno stabilito per l’iniziativa, su  www.bankrun2010.com Géraldine Feuillien (sceneggiatrice belga) e Yann Sarfati (attore e regista francese) che con Cantona si sono attivati per questa “fuga dalle banche” scrivono: «La schiacciante maggioranza dei titolari di un conto corrente, di un conto di risparmio o ancora di un piano pensionistico, ignora totalmente come il denaro viene creato o ciò che le banche fanno del denaro che viene loro affidato. Essi ignorano tutti i principi del denaro e non conoscono la realtà che si nasconde dietro frasi come: “Bolla speculativa”, “buoni del tesoro”, “hedgefunds” o “cartolarizzazione”.Essi ignorano inoltre che i media, nella loro totalità, fanno ben pochi sforzi per informare in modo obbiettivo, trasparente e comprensibile a tutti. La sola cosa che il pubblico sa veramente, è che la maggior parte dei grandi crimini finanziari resta per lo più impunita e che sono loro stessi a pagarne le conseguenze» e ancora: «I nostri responsabili politici non possono rispondere contemporaneamente agli interessi del mercato finanziario ed a quelli dei cittadini, è giunto dunque il momento di ricordargli al servizio di chi sono stati eletti. Poiché gli scioperi e le manifestazioni non servono più a nulla, poiché qualsiasi cosa facciamo non veniamo comunque ascoltati, mentre vengono prese decisioni senza minimamente consultarci, abbiamo deciso di colpire il sistema nel suo punto vitale più importante: il sistema bancario».

Passando ai desideri Feuillien e Sarfati continuano: «Vogliamo delle banche che prestino solo le ricchezze che realmente possiedono. Delle banche che aiutino le piccole e le medie imprese a relocalizzare l’impiego, delle banche che prestino a tasso 0. Delle banche che sostengano i progetti che portano vantaggi ai cittadini piuttosto che al “mercato”. Delle banche dove depositare i nostri soldi con la coscienza tranquilla. Delle banche di cui non dovremo più diffidare. Banche il cui operato segnerà la fine dei mercanti di morte, delle malattie e della schiavitù. Sulle ceneri del vecchio sistema, vogliamo costruire un’organizzazione bancaria, che non sacrificherà più la dignità umana sull’altare del profitto».

Nella home del sito si può ascoltare lo stesso Cantona spiegare le ragioni di questa sua campagna contro il sistema bancario.


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