Famiglia

Fuga da Mezzogiorno

Perdono abitanti la Campania (-4,3‰), la Basilicata (-4‰) e la Calabria (-3,9‰), mentre aumentano soprattutto in Emilia Romagna (+4,6%)

di Riccardo Bianchi

L’Italia è sempre più vecchia e più popolosa, anche se questo discorso non vale per tutte le regioni. È quanto emerge dagli indicatori demografici per il 2008 pubblicati oggi dall’Istituto nazionale di statistica. I dati, come precisa l’Istat, non sono ancora definitivi e potranno essere modificati nei prossimi mesi. Ma, anche se precari, i numeri mostrano una realtà non del tutto conosciuta.

Via dalle regioni sud. E aumenta l’immigrazione al centro

Per quanto riguarda le migrazioni, continua lentamente lo spostamento dalle regioni del sud verso il centro e il nord. Perdono abitanti la Campania (-4,3‰), la Basilicata (-4‰) e la Calabria (-3,9‰), mentre aumentano soprattutto in Emilia Romagna (+4,6‰). L’arrivo di stranieri dall’estero, invece, è in forte aumento in Umbria (+12,7‰) e sempre in Emilia (+12,1‰) e in tutte le regioni del Centro Italia. In generale è proprio l’Emilia ad avere il saldo migratorio, cioè l’aumento della popolazione per i nuovi arrivi, più alto del paese, con un +16‰, seguito dall’Umbria al 14,7‰ e le Marche a +12,78‰, mentre addirittura vanno in negativo la Campania (-1,6‰), Puglia e Basilicata (entrambe a -0,2‰).

Più figli in Trentino Alto Adige che nel meridione
Rimane bassa anche l’incidenza delle nuove nascite. Sale leggermente la media di figli per ogni donna rispetto al 2007, dall’ 1,38 si passa all’ 1,4, ma nessuna regione registra un attivo di riguardo, anche se quasi tutte salgono. In cima alla classifica si riconferma il Trentino Alto Adige, con l’1,59, seguito dalla Val d’Aosta a 1,56. In fondo si riconfermano la Sardegna, che passa da 1,09 a 1,12, e il Molise, che da 1,16 scende a 1,15.

Solo la Campania ha più giovani che anziani

L’Italia si conferma inoltre un paese vecchio, con una quota di ultrasessantacinquenni nettamente superiore a quella degli under-14. Se a livello nazionale il confronto è di 20% a 14%, a livello regionale le distanze si allargano. In Liguria, addirittura, gli anziani sono più del doppio dei bambini, con un 26,8% contro l’11,2%. Unico dato positivo la quasi parità di alcune zone (Trentino Alto Adige e Puglia) e il sorpasso dei giovani in Campania (17% a 15,7%). Ma per il 2009 anche qui è previsto un calo della percentuale dei ragazzi.

La Liguria viaggia col bastone

L’età media si attesta a 43 anni. Tengono alta la cifra i 47 anni della Liguria e le regioni del Centro, oltre ad alcune del Nord. In controtendenza il sud, specie la Campania con i suoi 39 anni, e il Trentino Alto Adige a 42.

L’Italia cresce, ma grazie agli stranieri. Emilia e Umbria sul podio

In generale i dati danno la popolazione italiana in crescita di 7,3 abitanti ogni 1.000. La crescita naturale cala dello 0,1‰, e i picchi si registrano nell’anziana Liguria (-5,6‰) e in Molise (-3,5‰). Ma l’arrivo degli immigrati permette questo aumento. In totale è l’Emilia Romagna a salire su primo gradicno dell podio, con un +14,7‰ di abitanti, seguita dall’Umbria al 12,7‰  e da Marche, Veneto e Trentino Alto Adige a +11,7‰. In controtendenza il Molise, a -0,3‰, e la Basilicata, con -1,5‰.

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