Fu capace di svelare gli alibi

«La sua forza fu la grandissima coerenza fra principii e fatti». Parola di cooperante e militante di sinistra «Una grande figura storica dotata di grandissima coerenza tra i principi e i fatti». Lo sguardo che Raffaele K. Salinari porta su Madre Teresa di Calcutta annulla le frontiere che sussistono tra due mondi diversi: quello della sinistra radicale, alla quale appartiene il presidente della Federazione internazionale dell’organizzazione non governativa Terre des Hommes e membro del Consiglio nazionale della Federazione della Sinistra, e il mondo cattolico. Due realtà che nelle aree più diseredate del Sud del mondo portano avanti la stessa, interminabile battaglia: stare al fianco dei più deboli e costringere i più ricchi a non chiudere gli occhi sulla miseria.
Vita: Sono passati cento anni dalla nascita di Madre Teresa di Calcutta. Che insegnamenti il mondo umanitario può ancora dare?
Raffaele K. Salinari: Madre Teresa di Calcutta fu una donna che perseguiva l’etica dei principi fino in fondo. Chiunque nutra questo tipo di approccio – nel mondo umanitario come nelle organizzazioni impegnate nell’assistenza ai malati o anche nella difesa dei diritti umani – non può ignorare il contributo enorme che ha offerto.
Vita: Rivoluzionario è stato anche il modo di aver scoperchiato un mondo fin lì invisibile agli occhi dell’Occidente?
Salinari: Ma la sua scoperta della miseria sociale indiana non è stata solo momentanea, si è trattato di un approccio alla quintessenza della miseria. Questa sua consapevolezza del mondo dei poveri è stato un punto di riferimento per la nostra organizzazione. Più di ogni altra cosa Madre Teresa ha saputo sfruttare il suo carisma e la sua notorietà per togliere ogni alibi a chi, anche tra i credenti, pensava di dare con una mano e togliere con l’altra. Assieme a lei, vanno ricordate le centinaia di suore che hanno contribuito alla sua fama mondiale. Senza il loro supporto, Madre Teresa non sarebbe mai diventata la suora che conosciamo.