Formazione
FSE: Sta per partire il corteo
Ultime ore prima di mettersi in marcia. Si aspettano 150mila manifestanti, ma è probabile che il numero cresca. Clima di preoccupazione ma nessuna agitazione.
Firenze- Fortezza da Basso
Qualcuno ci prova a finire le sedute seminariali sui tanti argomenti che anche questa mattina riempiono il programma del Social Forum Europeo. Ma tutt’intorno cresce il clima di preparazione al corteo, e la concentrazione viene un p� meno.
C’è agiatazione ma non paura; tensione ma non ansia; allegria ma non gioa; l’umore dei manifestanti è , come dire, “interlocutorio”.
Il fantasma di Genova, centinaia di volte esorcizzato dai comportamenti concreti pacifici e costruttivi di questi tre giorni, persiste nell’aria.
Ma c’è anche tutto il resto: colore, freschezza, speranza di partecipare alla costruzione di un mondo migliore.
Nei giorni scorsi, una diciottenne che curiosava tra gli stand del Forum ha risposto a un giornalista straniero che gli chiedava il perchè fosse venuta a Firenze: “Sto cercando una buona causa in cui impegnarmi”. Lei a Genova non c’era, quella di questa mattina sarà la sua prima grande manifestazione.
Fuori della Fortezza da Basso comincia ad assembrarsi la gente.
Questa la composizione del corteo ( che , lo ricordiamo, ha come scopo opporsi alla Guerra in Iraq): in testa lo striscione del Forum Sociale Europeo contro la guerra e una rappresentanza degli operai della Fiat; poi il Social Forum seguito dai gruppi internazionali che hanno partecipato alla tre giorni e chiusi da Attac-Italia; il Forum sociale di Genova; Cobas; Arci; i disobedienti; Sinistra Giovanile, Ds, Verdi, Rifondazione comunista; Rete di Lilliput ,Tavola della Pace e associazionismo; Cgil.
Si aspettano 150mila persone, ma è probabile che la partecipazione sarà maggiore. Infatti i 18mila attesi per il Forum erano diventati 60mila alle cinque di ieri pomeriggio (accrediti registrati).
Il percorso parte dalla Fortezza da Basso per concludersi a Capo di Marte, passando per i larghi viali di uffici e negozi e percorrendo per la maggior parte del tragitto i viali del Lungoarno. Non si attraverseranno, quindi, zone popolose (tranne in periferia), residenziali o di particolare valore artistico.
Poche le vetrine sigillate, ma , sembra, pochi anche i fiorentini comuni disposti ad aggregarsi alla marcia.
Resta, come detto, l’incognita della “questione sicurezza”.
L’anteprima di ieri sera dei gruppi di disobedienti che hanno dimostrato alla Caterpillar e alla Siae non ha avuto esiti violenti: proteste aggressive , si, ma non violente. Questo fa ben sperare.
Allo stesso modo, sembra che la polizia (6mila agenti già schierati fin dalla prima mattina) abbia avuto indicazioni di non assecondare eventuali gesti provocatori.
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