Formazione

FSE: Sta per partire il corteo

Ultime ore prima di mettersi in marcia. Si aspettano 150mila manifestanti, ma è probabile che il numero cresca. Clima di preoccupazione ma nessuna agitazione.

di Barbara Fabiani

Firenze- Fortezza da Basso Qualcuno ci prova a finire le sedute seminariali sui tanti argomenti che anche questa mattina riempiono il programma del Social Forum Europeo. Ma tutt’intorno cresce il clima di preparazione al corteo, e la concentrazione viene un p� meno. C’è agiatazione ma non paura; tensione ma non ansia; allegria ma non gioa; l’umore dei manifestanti è , come dire, “interlocutorio”. Il fantasma di Genova, centinaia di volte esorcizzato dai comportamenti concreti pacifici e costruttivi di questi tre giorni, persiste nell’aria. Ma c’è anche tutto il resto: colore, freschezza, speranza di partecipare alla costruzione di un mondo migliore. Nei giorni scorsi, una diciottenne che curiosava tra gli stand del Forum ha risposto a un giornalista straniero che gli chiedava il perchè fosse venuta a Firenze: “Sto cercando una buona causa in cui impegnarmi”. Lei a Genova non c’era, quella di questa mattina sarà la sua prima grande manifestazione. Fuori della Fortezza da Basso comincia ad assembrarsi la gente. Questa la composizione del corteo ( che , lo ricordiamo, ha come scopo opporsi alla Guerra in Iraq): in testa lo striscione del Forum Sociale Europeo contro la guerra e una rappresentanza degli operai della Fiat; poi il Social Forum seguito dai gruppi internazionali che hanno partecipato alla tre giorni e chiusi da Attac-Italia; il Forum sociale di Genova; Cobas; Arci; i disobedienti; Sinistra Giovanile, Ds, Verdi, Rifondazione comunista; Rete di Lilliput ,Tavola della Pace e associazionismo; Cgil. Si aspettano 150mila persone, ma è probabile che la partecipazione sarà maggiore. Infatti i 18mila attesi per il Forum erano diventati 60mila alle cinque di ieri pomeriggio (accrediti registrati). Il percorso parte dalla Fortezza da Basso per concludersi a Capo di Marte, passando per i larghi viali di uffici e negozi e percorrendo per la maggior parte del tragitto i viali del Lungoarno. Non si attraverseranno, quindi, zone popolose (tranne in periferia), residenziali o di particolare valore artistico. Poche le vetrine sigillate, ma , sembra, pochi anche i fiorentini comuni disposti ad aggregarsi alla marcia. Resta, come detto, l’incognita della “questione sicurezza”. L’anteprima di ieri sera dei gruppi di disobedienti che hanno dimostrato alla Caterpillar e alla Siae non ha avuto esiti violenti: proteste aggressive , si, ma non violente. Questo fa ben sperare. Allo stesso modo, sembra che la polizia (6mila agenti già schierati fin dalla prima mattina) abbia avuto indicazioni di non assecondare eventuali gesti provocatori.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA