Formazione

FSE: L’Europa nel nuovo (dis)ordine mondiale

Flavio Lotti (Tavole della pace) "Il movimento deve accrescere la sua capacità di unire intorno al tema della pace".

di Barbara Fabiani

FIRENZE – No alla Guerra. A Firenze la manifestazione di domani inizia già dai lavori del Social Forum. “Vogliamo un’Europa civile e non alleanze di guerra”, ripete tra gli applausi Tobias Pfluger dell’Associazione antimilitarista della Germania, IMI, intervenendo ad un seminario sul ruolo dell’Europa all’interno del gioco (di guerra) politico internazionale. “Questa guerra sarà la quarta negli ultimi dieci anni, condotta da alleanze internazionali. Prima la Guerra del Golfo, poi i bombardamenti dei Balcani , l’Afghanistan e ora l’Iraq” ha ricapitolato Alex Callinicos, professore all’Università di York, UK. E’ poi il turno di Flavio Lotti (tavola della pace) : “Il movimento deve accrescere la sua capacità di unire, e il suo successo dipende dalla nostro modo di agire e di comunicare. Questo dipenderà da due concetti: pace e non violenza”. Molti sono stati gli interventi della platea in una atmosfera di grande coinvolgimento culminata nella commozione provata alle parola di Coleen Kelly, della fondazione “Peaceful Tomorrow” che riunisce le famiglie delle vittime degli attentati dell’11 settembre. “Il giorno dell’attacco all’Afghanista io ho pianto perchè ho pensato che lì potevano essere uccisi centinaia di giovani come mio fratello Billy, morto al WTC. In quel momento non mi sono riconosciuta nel mio governo, e non mi sono sentita rappresentata”. Il seminario si è consluso con l’opinione condivisa che è necessario continuare ad impegnarsi per far incontrare i critici delle globalizzazione con i pacifisti. L’appuntamento è fissato a Praga al prossimo meeting della Nato


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