Volontariato

Friuli V.G.: una Guida all’accessibilit

L'ha realizzata l'Associazione tetra-paraplegici assieme al Centro Servizi Volontariato col sostegno della Regione

di Gabriella Meroni

?Il concetto di accessibilità risulta molto affine al concetto di libertà, infatti nei vari contesti ove sussistono problemi di inaccessibilità l?esser umano riscontra limiti alla propria libertà di movimento, alla conoscenza delle cose ed alla fruibilità dei servizi?. Queste sono le parole che il Presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, dott. Alessandro Tesini, ha utilizzato per introdurre la “Guida alla progettazione accessibile e funzionale” che l’Associazione tetra-paraplegici del Friuli Venezia Giulia ha realizzato assieme al Centro Servizi Volontariato con il sostegno della Regione. Una guida preziosa che costituisce una tappa importante in un cammino di impegno verso la concretizzazione del diritto all?accessibilità intrapreso da diversi anni dalla Amministrazione regionale e, nel contempo, un contributo concreto per realizzare l’uguaglianza di opportunità. Il vademecum nasce dalla osservazione e dalle considerazioni raccolte di routine, ma spesso, non considerate, legate agli edifici già costruiti, dove formalmente le regole sulle barriere architettoniche vengono applicate, ma a volte sono disattesi standard elementari di accessibilità, norme non scritte ma di buon senso. Spesso, infatti, la normativa viene applicata solo per l?obbligatorietà che la contraddistingue e non piuttosto, per una reale ed approfondita conoscenza dei problemi legati alla mobilità. ?I tecnici coinvolti nel lavoro ? hanno sottolineato i rappresentanti delle Associazioni – hanno avuto l’umiltà e l’intelligenza di accogliere il punto di vista dei disabili, degli anziani, di chi ogni giorno inciampa nei problemi e negli ostacoli. Un percorso faticoso, ma che ha portato a individuare una serie di suggerimenti pratici che tengono conto delle esigenze, a volte contrastanti, delle diverse disabilità, rendendo possibile trovare soluzioni convergenti?. Il confronto tra le diverse sensibilità, infatti, nato dall?incontro di disabilità differenti, ha permesso la realizzazione di un testo che evidenza elementi, anche di tipo progettuale, spesso trascurati, sottovalutati o, addirittura, mal interpretati, che se affrontati con cognizione di causa, possono rivelarsi migliorie efficaci per aumentare le condizioni di fruibilità dello spazio per tutti i cittadini. ?Perché una società che a volte si permette il superfluo ? afferma il Presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, con un riferimento a certi arredi urbani dispendiosi e poco garbati che si riscontrano in taluni centri – non può non affrontare esigenze elementari. Il volume, nato dalla sinergia tra tecnici professionisti, rappresentanti delle Associazioni di persone con disabilità, si propone come un vademecum rivolto a tutti i professionisti della progettazione e a chi ricopre ruoli inerenti al tema all?interno della Pubblica Amministrazione e che si ritrova quotidianamente a dover affrontare aspetti e problematiche riguardanti le barriere architettoniche e la fruibilità effettiva degli spazi da parte di tutti i cittadini. Gli aspetti affrontati si sviluppano sulle linee di un ipotetico itinerario che chiunque può percorrere quotidianamente: ambiente esterno (strade, parcheggi, marciapiedi) e ambiente interno (abitazioni, luoghi di lavoro, negozi, luoghi aperti al pubblico). Per ogni situazione vengono riportati i principali riferimenti legislativi, indicati i limiti, le carenze o gli errori riscontrati nell’applicazione, forniti, suggerimenti, soluzioni, consigli. Alcune note riguardano, infine, i PEBA (Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche). La Guida, grazie al contributo della Regione, verrà distribuita gratuitamente e capillarmente a progettisti e amministrazioni pubbliche regionali con l?auspicio divenga un contributo forte per una progressiva sensibilizzazione, indispensabile per sedimentare punti di non ritorno nella coscienza civile, nel modo di intendere e affrontare esigenze primarie che appartengono ai cittadini in quanto tali e non solo alle persone con disabilità motorie. E a conferma dell?elevato grado di sensibilità riscoperto nell??Amministrazione Regionale della Regione Friuli Venezia Giulia nei confronti delle istanze presentate dalle associazioni di rappresentanza del mondo della disabilità, il Presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia ha promosso la condivisione delle competenze specifiche sui tavoli tecnici regionali e nelle sedi di dibattito delle future revisioni e redazioni di leggi e regolamenti, luoghi appropriati per tradurre praticamente le indicazioni e i contribuiti che i cittadini in genere, e non solo le persone con disabilità, possono e devono dare. Sandra Odorico


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