Cultura

Frattini al Giornale: rischio islamizzazione in Europa

Un'intervista che farà discutere

di Gabriella Meroni

“Gli immigrati servono ma bisogna regolare i flussi. Se avranno un lavoro legale, alla fine della stagione rientreranno a casa e torneranno l’anno dopo. Il fenomeno va acciuffato all’origine”. Lo afferma a “Il Giornale” il vicepresidente e commissario della Giustizia della Ue, Franco Frattini, che aggiunge: “Ho creato in Mali un centro pilota. Stabiliamo le quote, facciamo elenchi nominativi, addestriamo i lavoratori. Ho anche i fondi Ue per farli rientrare e fine lavoro”. E, riguardo la situazione italiana, Frattini afferma ancora: “Ho chiesto al ministro del lavoro Damiano di farmi avere un elenco della gente che ci serve. Damiano era entusiasta. Non ho ricevuto nulla”. “Per fare -prosegue- ci vuole una stabilita’ che non c’e’. A Damiano si contrappone Ferrero che propone che l’immigrato si faccia autosponsor. E’ l’autostrada del lavoro nero. Cosi’ non si va da nessuna parte. Anche Zapatero fa progetti precisi che io finanzio. Mi piacerebbe finanziarli al mio Paese”. Frattini quindi interviene sulla possibilita’ di un piano panarabo di islamizzare l’Europa con gli immigrati e sottolinea: “Il pericolo c’e’. La liberta’ di culto e’ indiscutibile, ma non si deve transigere sul rispetto dei nostri principi. Difronte a poligamia, matrimoni forzati, donne segregate, tolleranza zero”. Liberta’ di culto e proselitismo, per Frattini sarebbe “logica la reciprecita’”. “Ma – aggiunge – l’Ue tace perche’ non ha una politica estera comune. Solo la diplomazia della Chiesa ottiene risultati. In Qatar, l’Emiro autorizza oggi la costruzione di chiese cattoliche”.


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