Welfare
“Fratelli Bianchi” la Lav parte civile per i reati contro gli animali
La Lega anti vivisezione ha depositato la richiesta di costituzione nel processo contro Marco Bianchi, uno dei due fratelli già condannati all’ergastolo per l’omcidio di Willy Monteiro Duarte, il padre e altre due persone. Per l’accusa hanno ucciso due animali filmando il tutto. I video trovati dai carabinieri in alcuni cellulari durante l’indagine per l’uccisione di Willy a Colleferro nel settembre 2020
di Redazione
La Lav annuncia di essersi costituita come parte civile nel processo, davanti al Tribunale di Velletri che vede imputati Marco Bianchi (uno dei due fratelli già condannati all’ergastolo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte) il padre Ruggiero e altre due persone. I quattro – ricorda una nota – sono accusati delle uccisioni di due animali, filmate dagli stessi autori e trovate in alcuni cellulari dai Carabinieri, nell’ambito dell’indagine sull’uccisione nel settembre 2020 di Willy a Colleferro. A depositare la richiesta durante la prima udienza il presidente della Lega antivivisezione Gianluca Felicetti e l’avvocato Mazzi che segue il caso per l’organizzazione.
«Lav ha denunciato gli imputati oltre un anno e mezzo fa per l’uccisione di animali per altro già feriti e la macabra documentazione di questi atti violenti», ha dichiarato Gianluca Felicetti. «Se si fosse venuti a conoscenza dell’uccisione del povero uccellino e della povera pecora, peraltro già feriti in precedenza, forse si sarebbe potuta cambiare la storia che è stata scritta sulla vita e sulla pelle di Willy Monteiro Duarte».
«La crudeltà verso gli animali è il tirocinio per la crudeltà verso gli umani. Sulla base di questo principio leggiamo la vicenda, poiché questi episodi sono antecedenti alla morte di Willy. Le persone che professano disprezzo verso gli animali sono spesso crudeli verso tutti gli esseri fragili», ha dichiarato l’avvocato Mazzi.
La Lav fa sapere nella nota che anche nella seconda udienza, prevista per il 12 settembre prossimo, sarà presente per dare coraggio e forza alle accuse contro i responsabili di chi ha ucciso senza distinzione esseri indifesi come poi è stato con Willy.
«I reati contro gli animali devono essere di interesse collettivo, poiché spesso rappresentano un allarme sociale», ha dichiarato Felicetti, che aggiunge: «Proprio in questi giorni è partita in Commissione Giustizia della Camera il tentativo di revisione e miglioramento delle norme penali e del Codice civile contro i maltrattamenti degli animali. Lav chiede pene più severe ed efficaci affinché le Forze di Polizia possano contare su normative più forti e strumenti concreti di azione. Avere giusta considerazione della segnalazione o della denuncia di maltrattamento o uccisione di animali, sia da parte di cittadini che di associazioni animaliste, significa poter intervenire concretamente per salvare delle vite. Significa avere una Giustizia più vicina al cittadino per reati contro gli animali e contro le persone».
In apertura photo by Tingey Injury Law Firm on Unsplash
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