Salute
Francia: scandalo sangue infetto arriva in Cassazione
La procura di Parigi ha presentato ricorso in Cassazione contro il proscioglimento di una trentina di medici, amministratori sanitari e funzionari ministerial
di Paul Ricard
Nuova puntata nell’annoso scandalo del sangue contaminato: la procura di Parigi ha presentato ricorso in Cassazione contro la recentissima sentenza di proscioglimento nei confronti di una trentina di medici, amministratori sanitari e funzionari ministeriali che erano sotto inchiesta per una negligenza che ha portato a infettare con l’Aids oltre 4.000 francesi. Il ricorso e’ stato preannunciato dal procuratore generale di Parigi Jean-Louis Nadal sulla scia di aspre polemiche e con il cruciale appoggio del governo Raffarin. Il ”non luogo a procedere” generalizzato risale a giovedi’ scorso e ha scioccato le famiglie delle vittime (per lo piu’ emofiliaci). Ha suscitato molte perplessita’ anche tra gli avvocati: e’ sembrato infatti svuotare di senso un reato ben definito (l’omicidio involontario). Lo scandalo del sangue infetto con il virus dell’Aids ha scosso a piu’ riprese negli ultimi quattordici anni il mondo politico e medico della Francia. L’inchiesta, avviata nel 1988, e’ stata sdoppiata e tre anni fa ha gia’ portato ad un processo contro l’ex premier socialista Laurent Fabius e due ministri del suo governo, Georgina Dufoix e Edmond Herve’. Soltanto quest’ultimo era stato alla fine condannato con la condizionale per la ‘nonchalance’ con cui le autorita
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.