Politica

Francia: Sarkozy torna in banlieue

Non accadeva dall'autunno del 2005. Allora l'ex ministro dell'interno si attirò l'odio delle periferie paragonando i giovani delle banlieue a della "racaille" (feccia)

di Joshua Massarenti

Le banlieue e il loro peso elettorale non possono dunque più essere sottovalutate dai candidati: negli ultimi giorni i dodici candidati alla presidenza stanno ?passando? (ognuno in maniera diversa) in tutti i quartieri più caldi.

Ieri è toccato a Nicolas Sarkozy. Dopo un timido passaggio a Villepinte a inizio settimana (visita al comune), il candidato di centrodestra ha preso il toro per le corna recandosi in una cité difficile di Meaux. Non accadeva dall’autunno del 2005. Da quando l’ex ministro dell’interno si attirò l’odio di ampie fasce sociali delle periferie paragonando i giovani delle banlieue a della “racaille” (feccia).

Per oltre un’ora, Sarko ha dialogato con un centinaio di residenti. Il confronto è stato a tratti aspro, ma il candidato dell’Ump ha approfitatto dell’opportunità per evocare il suo “Piano Marshall II” per le banlieues. Il tutto si riassume in un piano di formazione stipendiato per oltre 250mila giovani residenti nelle cosiddette 750 Zone urbane sensibili. Con avvio il 1 gennaio 2008.


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