Sostenibilità

Francia: Sarkozy avvalora e… supera gli accordi di Grenelle

Il presidente francese dice sì alla rivoluzione ecologica francese. E chiede un paio di conti a Barroso...

di Redazione

Al termine di una serie di consultazioni che hanno tenuto impegnati per mesi Stato, sindacati, imprenditori e associazioni sono state approvate una serie di misure fra le quali un pedaggio che sarà fatto pagare a tutti i camion che circoleranno nel Paese, agevolazioni sull’acquisto delle auto più ecologiche e un superbollo per i veicoli ad alto cosumo.

“Quando si decide di far pagare una tassa su un’auto che inquina molto e quella somma va direttamente in tasca a chi acquista una macchina non inquinante… beh possiamo parlare di una misura importante”, dice il ministro del’ambiente Jean Louis Borloo.

Stop anche alla costruzione di nuove autostrade e aeroporti. Per compensare saranno costruite nuove linee ferroviarie ad alta velocità e saranno ripristinate molte linee dismesse.

Nuove regole per l’edilizia: entro tre-cinque anni tutti gli edifici pubblici e privati dovranno essere concepiti per consumare un quinto dell’energia rispetto ad’ora.

A chiudere i lavori è stato il presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy, l’arbitro della “Grenelle ambientale”, ovvero garante delle misure da adottare e quelle da rinviare.

“Voglio che il Grenelle sia l’atta fondatore di una nuova politica, di un new deal ecologico in Francia, in Europa e nel mondo” ha detto Sarkozy nel corso del suo intervento tenutosi nel pomeriggio all’Eliseo di fronte ai principali attori del “Grenelle de l’environnement”, ai quali si è affiancata una figura di primssimo piano, Manuel Barroso, il presidente della Commissione europea.

Confermando tutte le misure sopra menzionate, rispetto a quei punti su cui è venuto a mancare un compromesso, Sarko si è spinto oltre Grenelle per assumere posizioni al giudizio di molti “coraggiose”. In particolar modo sulla Carbon Tax, molto richiesta dalle ong, Sarkozy si è impegnato a studiare “la creazione di una tassa “clima-energia” per compensare un eventuale allegerimento della pressione fiscale sul lavoro”. Questo nel quadro di rivoluzione fiscale da affrontare a partire di primavera 2008. Il capo di stato francese ha inoltre chiesto all’Ue di valutare “entro i prossimi sei mesi la possibilità di tassare i prodotti importati da quei paesi che non rispettano il protoccolo di Kyoto”. Sugli ogm invece, Sarko hapreso tutti in contropiede esprimendo il desiderio che “la coltura commerciale degli Ogm venga sospesa. Questo in attesa delle conclusioni di uno studio che verrà elaborato da un’istanza da instaurare entro la fine dell’anno”.


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