Famiglia

Francia: meno ferie contro la strage di vecchi per il caldo

Un giorno di vacanza in meno per finanziare l'assistenza agli anziani. Ed è subito polemica

di Gabriella Meroni

Addio lunedì di Pentecoste: non sarà più festa. Il governo Raffarin vuole che quel giorno i francesi sgobbino gratis e finanzino così l’assistenza ai vecchietti, morti come mosche durante l’ultima torrida estate. Una novità controversa: sindacati e sinistra si oppongono, solo la Confindustria è d’accordo. Manca ancora un progetto dettagliato e definitivo ma il dado é tratto. In via di principio la decisione è stata presa venerdì scorso dal primo ministro Jean-Pierre Raffarin, a quanto è trapelato oggi: dal 2004 diventerà a tutti gli effetti feriale il lunedì di Pentecoste, finora una delle undici festività infrasettimanali in Francia dove si sta a casa anche il giorno successivo alla settima domenica dopo Pasqua,quella che commemora la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli. Tutti timbreranno il cartellino senza ricevere in cambio nemmeno un centesimo in più mentre lo stato francese dovrebbe incassare quasi due miliardi di euro grazie ad un aumento supplementare dei contributi pagati dai datori di lavoro privati (pari allo 0,20-0,25% del salario lordo) e alla prestazione gratuita (più difficilmente quantificabile) del pubblico impiego. Queste risorse, assicura Raffarin, saranno spese unicamente per migliorare l’assistenza agli anziani, un problema diventato di scottante attualità in Francia dopo che ad agosto un’eccezionale ondata di caldo ne ha uccisi più di quindicimila. Per il primo ministro la novità fa parte di una più vasta strategia che punta a far faticare di più i connazionali annacquando progressivamente la controversa legge sulla settimana lavorativa ridotta verso la fine degli Anni Novanta ad appena 35 ore dal governo capeggiato dal socialista Lionel Jospin. La sinistra però non ci sta: a detta dei socialisti, la principale forza della gauche, la soppressione del lunedì di Pentecoste è “scioccante e scandalosa”. “Il governo – ha tuonato Jean-Marc Ayrault, capogruppo del Ps all’Assemblea Nazionale – inventa una nuova tassa sul lavoro che non regola affatto il problema di una grande politica di solidarietà nei confronti degli anziani”. “Non siamo il paese europeo con il maggior numero di giorni festivi. Ribattezzeremo il lunedì di Pentecoste la Giornata della Confindustria. Si cerca di colpevolizzare i francesi”,denunciano al partito comunista mentre i verdi considerano la mossa di Raffarin “un’innaccettabile impostura che consiste nel rovesciare sui soli dipendenti la responsabilità delle misura a favore degli anziani”. Non meno critici i sindacati: “Più della solidarietà, il governo sceglie la carità obbligatoria”, lamenta Force Ouvriere mentre il Cfdt parla di “cattiva risposta ad un vero problema”. Di tutt’altro tenore il Medef e cioé la confindustria francese: il suo presidente, il barone Ernest-Antoine Seilliere,ha dato oggi il benvenuto all’abolizione del lunedì di Pentecoste. “E’ una buona idea”, ha sottolineato. Gli sembra “simbolicamente importante” il principio fatto proprio dal governo di centro-destra secondo cui “per potere essere più solidali bisogna lavorare di più”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA