Welfare

Francia, l’economia circolare in aiuto ai più bisognosi

L’Agence du Don en Nature (Adn) raccoglie prodotti nuovi non alimentari invenduti presso le imprese e li ridistribuisce ai più bisognosi grazie a una rete di più di 750 associazioni locali in Francia. Ogni anno l’Adn contribuisce ad aiutare 850.000 persone bisognose e ridistribuisce ogni settimana più di 600.000 euro di prodotti nuovi

di Cristina Barbetta

9 milioni di persone vivono sotto la soglia della povertà in Francia. Di queste, 3 milioni sono bambini. Allo stesso tempo, migliaia di prodotti nuovi non alimentari sono buttati ogni anno.
L’Agence du Don en Nature (Adn) raccoglie prodotti nuovi non alimentari invenduti delle imprese e li ridistribuisce ai più bisognosi grazie a una rete di più di 750 associazioni locali in Francia. Queste associazioni caritative, attori locali nella lotta contro l’esclusione, assicurano a nome e per conto dell’Agence du Don en Nature la ridistribuzione dei prodotti alle persone più svantaggiate.

Ogni anno l’Adn contribuisce ad aiutare 850.000 persone bisognose e ridistribuisce ogni settimana più di 600.000 euro di prodotti nuovi, necessari a vivere dignitosamente.

«Lavarsi, avere dei vestiti puliti, degli utensili per preparare da mangiare, o delle penne nuove per andare a scuola, è vivere dignitosamente», si legge sul sito di L’Adn. Che prosegue: «Tutto ciò riguarda circa 9 milioni di persone che vivono sotto la soglia della povertà in Francia, ai margini delle norme della società, private di un insieme di beni di prima necessità, essenziali all’inserimento, alla dignità. Al di là dell’alimentazione e dell’alloggio, infatti bisogna assicurare l’igiene personale, facilitare la vita quotidiana delle famiglie e la frequentazione scolastica».

L’obiettivo dell’organizzazione è permettere dunque a queste persone di sentirsi nuovamente inserite nella società per il fatto di avere accesso alla più grande diversità di prodotti nuovi e di qualità. E offrire loro una maggiore stima in se stesse.

L’Agence du Don en Nature ha costruito un ponte, che mancava, tra le imprese e le associazioni che si occupano di persone in difficoltà.

Infatti «in Francia ogni anno le imprese sono costrette a distruggere 600 milioni di euro di prodotti nuovi, in tutti i settori, dall’igiene personale, al tessile, ai piccoli elettrodomestici….», si legge sul sito dell’organizzazione. Questi prodotti usciti dai circuiti commerciali sono spesso distrutti alla fine della filiera. Tuttavia questi prodotti nuovi e di qualità potrebbero beneficiare i circa 9 milioni di persone che vivono sotto la soglia della povertà in Francia: 3 milioni di bambini, 600.000 mamme sole, 3 milioni di lavoratori precari…
«L’Agence du Don en Nature permette di ridare una seconda vita agli invenduti per ridistribuirli ai più bisognosi. E’ l’economia circolare a servizio delle persone più disagiate».

Foto: Annie Spratt/Unsplash

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