Volontariato

Francia: Hirsch, “perché ho detto sì a Sarkozy”

Lettera aperta del Presidente dimissionario di Emmaus-France

di Joshua Massarenti

E così, Martin Hirsch, presidente di Emmaus-France, la celebre associazione fondata dall’Abbé Pierre per la lotta contro la povertà, ha accettato l’incarico di Alto Commissario alle solidarietà attive contro la povertà che il presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy ha deciso di affidargli per avviare una riforma profonda del sistema sociale francese. In una lettera aperta pubblicata sul sito di Emmaus, Hirsch giustifica la sua scelta con “la volontà del presidente eletto di affidarmi la guida di una riforma dei livelli minimi di assistenza sociale”. Nella sua scelta di dimettersi con un anno di anticipo dalle sue funzioni di presidente di Emmaus, Hirsch spiega di aver chiesto a Sarkozy di poter avviare questa riforma mantendendo la guida di Emmaus. “ma il Presidente della Repubblica è convinto che, alla luce della complessità della sfida e delle sue conseguenze sul sistema attuale di sussidio sociale, la guida di una tale riforma necessita una presa di funzione all’interno del governo”. Senza spiegare il perché del suo rifiuto a entrare nella squadra della coppia Fillon-Sarkozy “a titolo ministeriale”, Hirsch spiega di “aver dato il mio accordo a una nomina, quella di Alto commissario alle solidarietà attive contro la povertà, per mettere in pratica queste riforme”.

Una sorpresa la scelta di una figura rispettata nel mondo non-profit d’oltralpe? Sì e no. Già nel 2004, Hirsch aveva accetatto di presiedere a una commissione (“Famiglie, vulnerabilità, povertà”) istituita dall’allora ministro delle Solidarietà e della sanità, Philippe Douste-Blazy. Dal gruppo di concertazione voluto da Hirsch nacquero 15 risoluzioni elaborati da rappresentanti sindacali e del mondo asociativo, politici della maggioranza e dell’opposizione, nonché esperti di varie discipline. Tra le sue risoluzioni, Hirsch ricorda nella sua lettera aperta “la creazione di un rdddito di solidarietà attiva nel quadro di una riforma profonda sui sussidi sociali minimi”.

Nel 2006, l’ex Primo ministro De Villepin e il ministro della Coesione sociale Jean-Louis Borloo gli affidano l’Agenzia nuova delle solidarietà attive, un’associazione para-statale creata per accelerare le risoluzioni lanciate dalla Commissione capeggiata dallo stesso Hirsch.

Nel salutare i suoi amici di Emmaus, Hirsch ha voluto ricordare che “sarò per sempre debitore nei confronti dei miltanti del movimento e conserverò nel più profondo della mia anima i valori che abbiamo condiviso”.

Per info:
La biografia di Martin Hirsch (Le Nouvel Observateur)
Un’intervista rilasciata a Le Monde il 23 marzo 2007: “Sulla povertà, le risposte dei candidati sono troppo classiche”


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