Cultura

Francia elezioni. Chirac trionfa, gauche al tappeto

Secondo i primi sondaggi i gollisti avrebbero la maggiornaza dei seggi in seno all'Assemblea nazionale. Tracollo di Ps e Pcf, ma anche di Le Pen. Alto l'astensionismo

di Ettore Colombo

La coalizione di centro destra esulta, la Gauche invita gli astensionisti ad andare ai ballottaggi per rovesciare il risultato, Le Pen s’infuria. A pochi minuti dalla chiusura delle urne si delinea un risultato chiaro. Talmente chiaro che l’istituto demoscopico Sofrin già prevede per domenica prossima il trionfo dei gollisti che si aggiudicherebbero la maggioranza assoluta dei seggi all’Assemblea nazionale e dunque la fine della coabitazione. Il premier francese Jean-Marie Raffarin, che è succeduto a Lionel Jospin dopo l’esito disastroso del primo turno delle presidenziali (Jospin non è arrivato al ballottaggio con Chirac e ha rassegnato le dimissioni da premier ritirandosi dalla vita politica), già sente la vittoria in tasca e di fronte ai suoi sostenitori esultanti s’impegna a ”tener fede a tutti gli impegni presi dal presidente della Repubblica nella campagna presidenziale”. Parlando al quartier generale parigino dell’Ump, il superpartito che fa quadrato attorno al presidente Jacques Chirac, Raffarin ha lanciato un appello ad una ”grande mobilitazione” al secondo turno e si è rammaricato per l’astensionismo record, anche se – secondo i politologi, è proprio l’astensionismo ad aver favorito la vittoria della coalizione di centro-destra.
Secondo le proiezioni , il primo turno delle legislative francesi si è chiuso con una chiara affermazione dei gollisti che si attestano al 43,8%. La sinistra otterrebbe il 35,5% e l’estrema destra il 12,6%. Il Fronte nazionale di Le Pen crollerebbe all’11% (alle scorse legislative aveva ottenuto il 14,9%), ma non è escluso che – a differenza delle previsioni- possa ottenere dei deputati (al massimo due, secondo le stime). Peggio ancora che al Fronte Nazionale è andata al Movimento Nazionale Repubblicano dell’ex delfino di Le Pen, Bruno Megret. Candidato nella sua roccaforte di Vitrolles, nel dipartimento delle Bouches-du-Rhone, Megret ha ottenuto solo il 18%, contro il 35,45% del 1997. Megret è stato sorpassato abbondantemente dal candidato socialista Vincent Burroni, con il 28% dei voti, e dal candidato del centrodestra (UMP), Eric Diard, che ha raccolto il 21,9% delle preferenze. Megret non va dunque nemmeno al ballottaggio. A sinistra si registra invece il crollo del Partito comunista che raggiunge appena il 5% contro il 9,9% delle precedenti legislative.
Sul risultato del primo turno ha pesato l’astensionismo che si attesta intorno al 35,5-36%, superando così il picco negativo toccato nel 1988, quando i non votanti avevano toccato il 33,9% degli aventi diritto al voto (il dato definitivo sull’affluenza alle urne però non è ancora stato diffuso). Sempre secondo l’istituto Sofres, al termine del secondo turno (domenica prossima), il centro destra avrà la maggioranza assoluta all’Assemblea nazionale (da 380 a 420 deputati su 577). In pratica, dovrebbe finire il lungo periodo di coabitazione che ha visto Chirac all’Eliseo e la sinistra al governo.

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