Cultura

Francia, due paesi divisi da una cancellata

Nuovi muri: ebrei e palestinesi in Cisgiordania, cattolici e protestanti a Belfast: in Messico tra statunitensi e immigrati

di Redazione

Decisione del sindaco socialista. Il suo collega-rivale: iniziativa ridicola e umiliante. Ma c?è chi dice di aver ritrovato la propria tranquillità Francia, due paesi divisi da una cancellata Cuincy si è separata dal quartiere di alloggi popolari di Douai: disturbavano. La protesta: è un nuovo ghetto Est e Ovest a Berlino, ebrei e palestinesi in Cisgiordania, cattolici e protestanti a Belfast, in Messico tra statunitensi e immigrati. Chissà, scrive oggi il “Corriere della sera” che ne dà notizia, a quale immagine d?impossibile convivenza o quale idea di soluzione “definitiva” si è ispirato Bernard Wagon, sindaco di Cuincy, provincia di Lilla, quando ha deciso di separare con una cancellata di ferro la sua comunità dal quartiere di alloggi popolari della vicina Douai, da dove proviene una quotidiana e terribile minaccia: clacson, musica tecno, spinelli, vandalismi e ragazzate, ovvero l?insopportabile disturbo della quiete pubblica e della gente perbene, che di notte vuole dormire e la mattina andare riposata in fabbrica, alla Renault. La cancellata, due metri di altezza per trenta di lunghezza, separa un viale di Douai e impedisce agli abitanti del quartiere di attraversare Cuincy, obbligandoli a una penosa circonvallazione per raggiungere la fermata dell?autobus, la scuola, il supermercato e il cimitero. Eretta ai primi d?agosto, dopo regolare dibattito sull?emergenza criminalità e inserimento nel budget del consiglio comunale (5 mila euro la spesa), la barriera ha subito scatenato polemiche, proteste e imbarazzo, con grande risonanza a livello nazionale, vista le piega, ormai ossessiva, che sta prendendo la riflessione collettiva dei francesi sulle questioni della sicurezza: sindaci che dichiarano il coprifuoco, misure di legge sempre più repressive, guerra alla prostituzione, tempi duri per il clandestini, inni alla tolleranza zero e consenso incondizionato per il neoministro degli interni, Nicolas Sarkozy. Il “primo poliziotto di Francia”. Per la gente del quartiere popolare di Douai, una quarantina di alloggi Hlm (l?edilizia pubblica), la cancellata è il “muro della vergogna”, una decisione assurda, venata di razzismo, dato che nella zona vivono anche immigrati. “Hanno messo nel ghetto un quartiere per garantire la pace di qualche famiglia”, impreca Yvelise Chatel, costretta ad un chilometro a piedi per raggiungere il cimitero. Mohamed, un immigrato, denuncia il fatto che suo figlio impiega un quarto d’ora in più per raggiungere la scuola. Qualche giovane si diverte a scavalcare la cancellata e ironizza: “Aspettiamo che qualcuno ci porti banane e noccioline”. Brigitte Robillard, ha raccolto duecento firme per l?abbattimento del “muro”. Ma, dall?altra parte, c?è chi, come Yves Watrelot, operaio, alla Renault, dichiara la felicità della pace ritrovata.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA