Welfare

Francia: Chirac spinge De Villepin al dialogo sociale

Dilaga la protesta contro il nuovo contratto di lavoro per i giovani voluto dal premier francese. Chirac correi ai ripari, ma si annunciano nuove mobilitazioni

di Joshua Massarenti

Il Presidente Jacques Chirac ha manifestato ieri il desiderio che venisse aperto un dialogo con i partner sociali sul Cpe, il contratto di primo impiego voluto dal primo ministro De Villepin e che sta provocando una levata di scudi tra studenti, insegnenti e sindacati. Per oggi, si prevede una nuova mobilitazione nazionale per opporsi a un contratto che consente alle aziende di licenziare senza giusta causa ragazzi e ragazze di età inferiore ai 26 anni nei primi due anni di contratto. Accusato di aver forzato l’iter parlamentare per adottare la legge sul Cpe alla Camera dei deputati, De Villepin ha riconosciuto a denti stretti di “essere stato troppo veloce”, ribadendo in secondo battuta che “siamo tutti aperti al dialogo”. Approfittando delle difficoltà del suo principale avversario per le prossime elezioni presidenziali (2007), il Ministro dell’interno Nicolas Sarkozy ha incontrato i sindacati studenteschi per “mantenere il filo del dialogo” e invitarli a vigilare sui “casseurs”, cioè quegli elementi che spesso perturbano l’ordine pubblico durante le manifestazioni. Nel contempo, Sarkozy ha ricordato a poliziotti e gendarmi di fare “da esempio” garantendo “sangue freddo e uno rispetto fermo della del codice deontologico”. Ma i gesti e le dichiarazioni del governo non placano la contestazione sociale. A studenti, insegnanti e sindacati si sono ormai aggregati i rettori di oltre la metà delle università francesi (51 su 84). Riuniti a Nantes, hanno lanciato un appello al governo “per rilanciare le discussioni con le organizzazioni sindacali studentesche” con l’obiettivo ultimo di porre fine alle occupazioni degli studenti nelle sedi universitarie.


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