Cultura
Fragilità, le parole giuste valgono un premio
La Consulta per le persone in difficoltà - Cpd di Torino lancia il concorso giornalistico per una comunicazione inclusiva intitolato alla memoria del presidente e segretario della stessa Cpd Osiride Ferrero. Il bando di partecipazione scade il 30 marzo e la cerimonia di premiazione si terrà a Torino il prossimo 6 giugno
di Redazione
È dedicato alla comunicazione dei temi della disabilità, dell'inclusione sociale e dell'accessibilità il premio giornalistico ideato dalla Consulta per le Persone in Difficoltà (Cpd) di Torino. Si tratta di “3 dicembre-Paolo Osiride Ferrero” ed è realizzato in collaborazione con il Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” dell'Università di Torino e con il patrocinio dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti, dell'Ordine dei Giornalisti del Piemonte e della Città di Torino e la media partnership dell'agenzia Ansa.
Questa nuova iniziativa rientra nell'Agenda della Disabilità, un progetto ideato da Cpd e Fondazione Crt.
Le categorie in concorso sono tre: il Premio “3 dicembre – Paolo Osiride Ferrero”, che nel titolo unisce la memoria del presidente e segretario della Cpd, morto nel 2017, e la data della Giornata Internazionale delle persone con disabilità, con riconoscimento economico di 4.000 euro, per il miglior articolo, servizio giornalistico, inchiesta di approfondimento, programma radiofonico, televisivo o online e reportage fotografico; la menzione speciale “Associazione Angelo Burzi” per la miglior opera letteraria e di storytelling con riconoscimento economico di 1.500 euro; la menzione speciale in partnership con AccessiWay per il miglior contenuto web e social.
La giuria è presieduta da Luigi Contu, direttore dell’Ansa, coordinata da Fabrizio Vespa e formata da giornalisti locali e nazionali. A essa si affianca un comitato tecnico scientifico composto da personalità del campo culturale e sociale.
Il bando di partecipazione scade il 30 marzo e la cerimonia di premiazione si terrà a Torino il 6 giugno.
Per consultare bando e regolamento qui
In apertura immagine da Unsplash
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.