Volontariato
Fra gli emiliano-romagnoli come per il terremoto
Il presidente dell'associazione che raggruppa 937 pubbliche assistenze e 100mila volontari fa il punto sull'intervento Anpas, in queste ore, nelle zone alluvionate e ricorda la personale esperienza di soccorritore, 11 anni fa, per il sisma che colpì una gran parte delle regione

La mobilitazione dei volontari in Emilia-Romagna. Ne abbiamo parlato con Nicolò Mancini, presidente dall'Associazione nazionale pubbliche assistenze – Anpas, la realtà che raggruppa 937 associazioni di volontariato in tutta Italia, con oltre 100mila volontari.
Mancini spiega come Anpas è intervenuta prontamente in Emilia-Romagna, fin dalle prime ore, con le pubbliche assistenze presenti in loco e poi, in accordo con le autorità nazionali di protezione civile, si è attivata la colonna mobile con i mezzi speciali (idrovore, modulo lavaggio strade dal fango, pulmini per il trasporto delle persone). Complessivamente sono impegnati in permanenza, nelle zone alluvionate, oltre 400 uomini e donne di Anpas.

Il presidente Anpas ha ricordato anche le sue esperienze di volontario della Fratellanza militare di Firenze, la pubblica assistenza in cui è cresciuto, nel terremoto dell'Umbria del 1997 e in quello, più recente, dell'Emilia del 2012: «Ancora ci sentiamo con alcune di quelle persone che abbiamo soccorso», ricorda.
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