Economia
Fra credito e finanza a impatto, Terzo settore a scuola di risorse
Forum Terzo settore e Forum Finanza sostenibile riaprono i Cantieri ViceVersa: tre giorni per capire come dare strumenti finanziari adeguati all'impegno socio-ambientale. Gli interventi di Durante (Invitalia), Righetti (Acri) e Muraro (Fondazione Cariparo)
È cominciata oggi a Padova la Summer school dei Cantieri “ViceVersa”, network finanziari del Terzo settore. L’appuntamento è promosso dal Forum Nazionale del Terzo Settore e dal Forum per la Finanza sostenibile.
«Non più semplicemente un contenitore», ha detto la portavoce del Forum per il Terzo settore, Vanessa Pallucchi, «ma un "fare insieme"». Di più, Pallucchi ha parlato di un «meticciato»: ossia le realtà non profit e quelle bancarie e finanziarie sostenibili, che cominciano a pensare congiuntamente le soluzioni al bisogno di risorse dei primi e all’offerta di strumenti idonei – culturalmente ed eticamente – le seconde.
Tra i primi a intervenire i rappresentanti di due realtà che spesso si trovano a intersecare questi mondi: Invitalia, l’agenzia nazionale per lo sviluppo dell’economia del ministero dello Sviluppo economico – Mise e l’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio spa – Acri.
«Negli ultimi 5 anni Invitalia ha concesso circa 35 milioni di euro di contributi per progetti di imprenditoria sociale e delle organizzazioni non profit culturali», ha detto Vincenzo Durante, responsabile Area occupazione di Invitalia,
«La partnership con gli enti di Terzo Settore e le loro reti di rappresentanza va ulteriormente rafforzata», ha spiegato Durante, «nell’interesse di uno sviluppo del nostro Paese più intelligente, inclusivo e rispettoso degli impatti sul clima, la salute e l’equità sociale. Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, è impegnata nell’offerta di agevolazioni e servizi volti a sostenere investimenti che siano in grado di combinare l’innovazione tecnologica e la competitività del nostro sistema produttivo con la sostenibilità ambientale e sociale. Il Terzo Settore, la cui attività è da sempre orientata al perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, è pertanto un partner naturale dell’agenzia».
Durante è entrato nel dettaglio di alcune misure attraverso le quali l’agenzia del Mise ha sostenuto le associazioni, come CulturaCrea: progetti «come quelli con cui la Fondazione Quartieri spagnoli ha realizzato uno spazio policulturale nella sua sede storica di Napoli, a disposizioni di tutti gli abitanti del quartiere». Investimenti che sono stati capaci di connettere «i cosiddetti Beni culturali minori con le attività artigianali e commerciali dei territori, come il progetto dell’impresa sociale Variabile K di Ercolano (Na)».
Uno sviluppo futuro, però, potrebbe essere l’estensione del fondo di garanzia, quello che Invitalia utilizza per le piccole e medie imprese e per i professionisti in difficoltà nell’accesso al credito: «Senza un fondo di garanzia», ha osservato Durante, «molte piccole realtà di Terzo settore, tecnicamente spesso “non bancabili”, faranno fatica».
«Finanza sostenibile e Terzo Settore sono due mondi che devono per forza di cose avvicinarsi», gli ha fatto eco il direttore generale Acri, Giorgio Righetti, «non si fa impresa e associazionismo senza utilizzare leve finanziarie di vario tipo. Le Fondazioni stanno creando ponti tra questi due mondi, sperimentando varie soluzioni, anche innovative, per sostenere il Terzo settore, con contributi e anche con forme di finanziamento tramite intermediari finanziari».
Righetti ha proseguito ricordando che «Acri e le fondazioni bancarie sono da sempre vicine alle associazioni del Terzo settore, hanno dei vincoli di legge che impediscono di fare attività creditizia e finanziaria ma stiamo sperimentando nuove e diverse soluzioni», ha spiegato Righetti, «che vanno da fondi di garanzia per agevolare l’accesso al credito, a esperienze innovative di finanza a impatto».
Fra gli interventi odierni anche quello del presidente di Fondazione Cariparo, Gilberto Muraro. «Mi sento a casa», ha detto Muraro, ricordando il valore di chi si impegna «dal volontariato alle imprese sociali». Un Terzo settore essenziale in una società «ancora segnata dalle ineguaglianze e con problemi forti, come le migrazioni, il calo demografico, la disoccupazione giovanile: c’è bisogno di un intervento calibrato su questi bisogni non ancora recepiti dalle istituzioni. Richiedono la ricchezza professionale e umana del Terzo settore, con cui siamo felici di collaborare».
Muraro, ricollegandosi al tema della summer school, ossia all’acquisizione di competenze finanziarie da parte delle realtà non profit, non ha perso l’occasione di ricordare l’economista e filantropo Angelo Ferro, a cui è intitolato il premio assegnato proprio domani dalla fondazione stessa: «Diceva sempre che “non basta fare le cose buone ma bisogna farle con efficienza”. Si riferiva al rischio che la bontà delle azioni giustificasse la disinvoltura della gestione. Aveva ragione: non essere efficienti significa realizzare, costruire meno di quello che si potrebbe. E questo», ha concluso Muraro, «si può tollerare in chi produce beni di lusso ma non nel sociale».
Al bellissimo Green Park – un'area periferica trasformata in parco educativo su iniziativa della Cngei padovana e oggi gestito da Fondazione Fenice – moltissimi protagonisti del Terzo settore italiano e molti operatori della Finanza sostenibile, a riempire la sala. Soddisfatta Claudia Fiaschi, già portavoce del Forum del Terzo settore, oggi presidente di Confcooperative Toscana e anima di Cantieri ViceVersa. «Abbiamo fatto molta strada», ha detto, «un tempo le associazioni ritenevano che occuparsi di questi temi fosse sporcarsi le mani con un demone oscuro».
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