Politica

Fotogrammi sociali sugli schermi del Lido

Gli emigrati di Amelio, i tossicomani della Archibugi, gli studenti di Luchetti... Ma forse il film più bello sarà quello di Weir: la storia di un uomo adottato da una tv

di Antonio Autieri

Quella che si svolgerà dal 3 al 13 settembre sembra, a detta degli esperti, una delle edizioni più promettenti della Mostra del Cinema di Venezia. Sulla carta, si intende. Ecco alcuni titoli da seguire, sulla traccia delle tematiche sociali. In gara per il Leone d?Oro ci saranno tre film molto attesi dalla critica: Gianni Amelio in ?Così ridevano? racconterà la storia di due fratelli emigrati nella Torino degli anni Cinquanta. Conoscendo il regista di ?Lamerica? e ?Ladro di bambini?, ci aspettiamo la consueta sensibilità. Una sorpresa potrebbe essere ?I piccoli maestri?? di Daniele Luchetti, ovvero la Resistenza vista da un gruppo di studenti. Non un?opera politica, ma un?elegia sui sogni e le speranze di ventenni curiosi della vita. Entusiasma meno l?idea de ?L?albero delle pere?, nuovo film di Francesca Archibugi (ricordate ?Il grande cocomero??) su un adolescente con famiglia disgregata e madre tossica: se gli spezzoni visti fanno sperare nella freschezza del protagonista, Nicolò Senni, troppi film analoghi ci hanno mal predisposto al genere ?problematico-superficiale?.
Tra gli altri titoli in concorso ricordiamo il nuovo Kusturica, il regista di ?Underground?, che con ?Gatto nero, gatto bianco? affronta l?intreccio tra mafia e affari illeciti nei Balcani, mentre politica e razzismo si mescolano nel film di Warren Beatty ?Il senatore?, storia di un politico corrotto ma pentito che attacca il sistema e si innamora di una ragazza di colore.
Nelle ?sezioni collaterali? da vedere l?inquietante ?The Truman Show? di Peter Weir, definito il più bel film dell?anno, in cui un uomo scopre di essere stato adottato da una tv: la sua vita, minuto per minuto, è una soap opera di successo planetario e tutti attorno a lui recitano una commedia. Potrebbe centrare il segno ?La ballata del lavavetri? di Peter Del Monte, con Kim Rossi Stuart, ovvero la vita poco rosea di una famiglia polacca a Roma.
Infine un film italiano: ?Viol@?, thriller erotico-cybernetico che dovrebbe, nelle intenzioni, narrare le ossessioni via Internet e la solitudine e mancanza di comunicazione contemporanee. Vedremo alla fine della Mostra se tante promesse di impegno saranno mantenute.

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