Non profit

Fotografia dell’Italia che non funziona più

Servizi pubblici locali ai raggi X

di Redazione

Cittadinanzattiva, Auser, Bankitalia: tre diverse indagini, la stessa (preoccupante) conclusione Cittadinanzattiva nel suo ultimo rapporto sui servizi di pubblica utilità e i cittadini consumatori, l’ha chiamata «violazione del diritto ai servizi». Noi potremmo definirla la fotografia di un’Italia che non funziona più. È quella dei servizi locali e della pubblica amministrazione, e a comporla, da diverse angolature, non è solo l’indagine del movimento che dal 78 promuove e tutela i diritti dei cittadini, ma anche l’Auser con il suo secondo rapporto nazionale su enti locali e terzo settore, e Bankitalia con l’ultima ricerca sui servizi pubblici locali. Stando ai dati raccolti dal PiT Servizi (per Cittadinanzattiva) sono 8.330 le segnalazioni di disservizi nel 2008, con un 25% di lamentele generali in più rispetto al 2007. I dati, pur non avendo molta rilevanza da un punto di vista statistico, consentono però di registrare una serie di segnali delle situazioni critiche più rilevanti con cui vengono a contatto i cittadini nella loro vita quotidiana. Come la pubblica amministrazione, che troviamo al secondo posto (dopo la telefonia mobile e fissa, con cui ovviamente i cittadini hanno a che fare più di frequente), con un 20% complessivo di critiche, che in ordine riguarda multe (27%), fisco (23%), pratiche amministrative (20%). Pesano meno – probabilmente perché “toccano” un minor numero di cittadini – welfare (15%), sicurezza (12%) e giustizia (3%). La pubblica amministrazione è il settore che, insieme ai servizi locali, continua a risultare lontano dai bisogni dei cittadini, che lamentano (con un 19% in più rispetto all’anno precedente) soprattutto un gap informativo tra loro e la pubblica amministrazione.

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