Formazione

Forze Onu e prostituzione minorile, si allarga l’inchiesta

La procura miliare di Roma indaga su eventuale coinvolgimento dei soldati italiani

di Barbara Fabiani

Dopo le notizie relative a un presunto giro di prostituzione infantile nel quale si teme possano essere coinvolti alcuni militari della forza dell’Onu in Etiopia, tra i quali anche un italiano, il procuratore militare di Roma, Antonino Intelisano, ha annunciato l’inizio di un inchiesta “a tutto campo” per accertare se i militari italiani che fanno parte della forza di pace dell’Onu nel Corno d’Africa hanno commesso reati. “Posso solo dire – ha affermato Intellisano, che è il magistrato competente a indagare sui reati commessi dai militari italiani all?estero – che apriremo un fascicolo, così come a suo tempo era stato aperto un fascicolo sui presunti abusi sessuali da parte di Caschi blu dell’Onu in Mozambico. L’indagine è finalizzata, ovviamente, ad accertare l’eventuale commissione di reati militari”. L’inchiesta della procura militare di Roma è più ampia rispetto a quella condotta dal procuratore militare di Padova, Maurizio Block, che – dopo aver raccolto la denuncia di un sottufficiale dei carabinieri di Gorizia – ha indagato un militare della Croce Rossa, residente in Toscana, per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, reati sui quali adesso farà accertamenti la magistratura ordinaria. Scopo dell’indagine di Intelisano, infatti, è di stabilire se, al di là di questo presunto singolo episodio, altri militari italiani abbiano commesso reati, ed eventualmente di che natura.


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