Politica

Forum Terzo Settore: nel Fondo per attività di interesse generale servono 100 milioni di euro in più

Solo negli anni 2018/2021 oltre 319 milioni di euro sono stati sottratti alle organizzazioni di Terzo Settore per effetto dei ritardi della riforma: il Forum in Legge di Bilancio chiede 100 milioni di stanziamenti aggiuntivi per il Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore

di Redazione

«Apprezziamo in particolare l’assunzione dei Livelli essenziali delle prestazioni sociali per la non autosufficienza – anche se fortemente sottofinanziato (solo 100 mln di € rispetto ai 300 mln € richiesti dal “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza”, una rete di cui il Forum è tra i fondatori) – così come l’avvio della definizione di alcuni altri LEP sociali (servizi educativi per l’infanzia; prestazioni in materia di trasporto scolastico di studenti disabili). Ma non possiamo non notare che l’orientamento della proposta vada innanzitutto verso la crescita economica, dove le altre dimensioni della vita sociale appaiono strumentali al raggiungimento di questo obiettivo. Il rischio è quello che vi sia ripresa economica ma che questa non riduca necessariamente il disagio e le diseguaglianze sociali che attraversano il Paese»: così Maurizio Mumolo, direttore del Forum Terzo Settore ha aperto il suo intervento oggi, audito in Commissione Bilancio della Camera sulla Legge di Bilancio 2022.

Il Forum ha proposto di incrementare le risorse al fondo ex art 72 D Lgs 117/17, così da venire incontro alle grandi difficoltà che gli enti hanno dovuto affrontare a seguito della pandemia, a partire dalla difficoltà di tesseramento degli associati, raccolte fondi. Mumolo ha evidenziato il fatto che solo nel triennio 2018/2021 a causa del mancato arrivo degli strumenti normativi previsti dalla riforma del Terzo settore. Il D. Lgs. 117 art 103 comma 1 stanziava diverse risorse per sostenere l’azione degli enti del terzo settore, ma mentre alcune misure sono effettivamente entrate in vigore e le risorse sono state utilizzate, altre non si sono realizzate perché non sono stati predisposti gli strumenti normativi necessari. «Si tratta, solo per il periodo 2018-2021, di circa 319 milioni di euro, una sperequazione che va sanata, tanto più in questo periodo di grande difficoltà», ha detto Mumolo. La proposta di emendamento prevede che la dotazione della seconda sezione del Fondo di cui all'articolo 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n.117, sia incrementata di 100 milioni di euro per l'anno 2022, 100 milioni di euro per l'anno 2023 e 100 milioni di euro per l'anno 2024. Questo lo specchietto contenuto nella memoria depositata dal Forum.

Tra le altre proposte, quella di prorogare l’econobus (credito di imposta del 110%) anche per le Organizzioni di Volontariato (OdV), le Associazioni di Pomozione Sociale (APS), le Onlus, le Associazioni Sportive Dilettastistiche (ASD): la legge di bilancio prevede alcune proroghe per alcune categorie di enti, ma purtroppo si dimentica degli enti del Terzo Settore. Sulle politiche educative, il Forum ha chiesto di istituzionalizzare la modalità di governance dei patti educativi di comunità con apposite risorse destinate e di promuovere la co-progettazione di percorsi integrati basati sulla centralità del soggetto che apprende e valorizzare le risorse espresse dal Terzo Settore in attività in cui l’interazione con le risorse educative extrascolastiche contribuiscono a prevenire fenomeno di povertà educativa, con apposite risorse. La Legge di Bilancio 2022 / 2024, inoltre, «deve segnare un deciso cambio di marcia verso la realizzazione degli obiettivi che il nostro Paese si è impegnato a realizzare: lo 0,70% APS/RNL entro il 2030. Nel corso dei prossimi tre anni, si devono quindi prevedere rifinanziamenti annuali per almeno 500 milioni di euro, che possano essere canalizzati sia attraverso l’iniziativa dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) sia con la costituzione di un Fondo Speciale».

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