Volontariato

Forum sociale europeo: scontro politico a Firenze

Le dure dichiarazioni genovesi dei Disubbidienti rinfocolano la polemica politica nella città che ospiterà il raduno a novembre

di Giampaolo Cerri

Le dure dichiarazioni dei Disubbidienti a Genova hanno rianimato il dibattito politico a Firenze dove, dopo una lunga schermaglia, le opposizioni parevano aver accettato l’idea che il capoluogo toscano ospitasse il Forum sociale europeo di novembre.
La discussione ha preso vigore nel consiglio comunale di ieri.
«Sindaco e rappresentanti del Forum Sociale Europeo prendano le distanze da Luca Casarini e Francesco Caruso non solo a parole ma anche con una lettera all’apposita commissione di vigilanza e li invitino a non partecipare alla manifestazione di Firenze». ha chiesto ieri la consigliera di Alleanza nazionale Gaia Checcucci secondo la quale «la città non è aperta per gente che considera la forza e la guerriglia mezzi necessari per raggiungere certi obiettivi».
La consigliera di An ha chiesto anche «che la commissione possa conoscere i rapporti intercorsi fra Comune e organizzatori del Forum Sociale Europeo sull’eventuale uso gratuito della Fortezza da Basso».
«Se non saranno smentite le dichiarazioni del Presidente della Regione Martini – ha aggiunto l’esponente del centrodestra – sulla concessione gratuita della Fortezza ed il silenzio-assenso del Sindaco, si creerà un’inaccettabile precedente che legittimerà chiunque a chiedere un uguale trattamento».
Sulla questione, oltre a numerosi esponenti dell’opposizione, ha preso la parola ieri anche il vicesindaco Giuseppe Matulli, esponente della Margherita.
«Il dialogo si fa bene quando c’è disponibilità da entrambe le parti», ha detto, «ma se c’è uno solo che non vuol dialogare non per questo si può smettere: lo si isola e si va avanti».
Matulli, che ieri mattina ha avuto un lungo colloquio con il sindaco Leonardo Domenici, attualmente in Brasile, ha ricordato che sul Social Forum Europeo già molte sono state le riflessioni e i dibattiti fatti, e molti saranno svolti prima della manifestazione di novembre. Una città come Firenze, sempre aperta al dialogo, «sbaglierebbe se per la dichiarazione di una singola persona quando, oltretutto, questa è in aperto contrasto con quanto sempre dichiarato dai rappresentanti ufficiali, decidesse unilateralmente di chiudere le porte»’.
Secondo Matulli, inoltre, le dichiarazioni di ieri sono state rese al termine di una manifestazione organizzata per ricordare quanto successo a Genova un anno fa, «e in particolare la morte di Carlo Giuliani. E’ grave che qualcuno abbia pensato di poter prendere quest’occasione, dove tutto si è svolto pacificamente – ha aggiunto il vicesindaco – e senza incidenti, per dire certe cose. Non credo che possiamo avere dubbi sull’opportunità di continuare a dialogare: sarebbe quanto meno affrettato che oggi si dovesse fare marcia indietro. Continueremo senza dubbio a chiedere tutte le garanzie del caso ai rappresentanti ufficiali che già stanno trattando con noi, e con i passaggi stabiliti sia con la Commissione istituita dal Consiglio comunale, sia con le riunioni del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica».
«Forse potrà esserci qualche difficoltà in più – ha concluso Matulli – ma, ripeto, dobbiamo solo isolare chi non è disposto a proseguire sulla strada del dialogo».

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