Cultura

Forum sociale europeo: il programma, i numeri

Sciolta ogni riserva politica, si comincia a parlare dei grandi temi che saranno dibattuti in 18 conferenze, 160 seminari e 180 workshop. Finalmente. A oggi, oltre 8mila iscritti da 105 Paesi

di Redazione

Diciotto conferenze, 160 seminari, 180 workshop. E’ un programma ricchissimo quello che gli organizzatori del Forum sociale europeo sono riusciti ad allestire in lunghi mesi di faticoso impegno, in larga parte ‘oscurato’ dagli allarmi su possibili incidenti.
E ora che il via libera del Consiglio dei ministri ha spazzato le ultime incertezze e le ipotesi di un eventuale spostamento di sede, la speranza delle migliaia di giovani che si sono dati appuntamento nel capoluogo toscano e’ quella che i media accendano i loro riflettori anche sui contenuti del meeting. I temi – “Un’altra Europa e’ possibile – contro il neoliberismo, la guerra e il razzismo”. Saranno questi i temi guida del Forum, in programma dal 6 (giorno dell’inaugurazione) al 10 novembre.
Da giovedi’ 7, nelle sale di Fortezza da Basso, cuore della manifestazione, e negli altri spazi espositivi si parlera’ di globalizzazione, cancellazione del debito, politiche fiscali e lotta all’evasione, anticapitalismo ed economia solidale, potere delle multinazionali, manipolazione genetica, organismi geneticamente modificati. Conferenze, seminari e workshop si occuperanno di guerra e di disarmo, di Islam e cristianesimo, di Israele e Palestina, ma anche di razzismo, minoranze etniche, diritto al lavoro, questione femminile, lavoro minorile, esclusione sociale, ambiente, diritto a migrare, giustizia. Sabato 9 la grande manifestazione (che nelle previsioni dovrebbe raccogliere oltre 200mila persone) e domenica 10 l’assemblea dei movimenti sociali europei chiamati a definire l’agenda per l’anno venturo. Il programma completo del Forum, il primo incontro continentale europeo che segue a quello mondiale di Porto Alegre, e’ disponibile on line all’indirizzo www.fse-esf.org.
I partecipanti – Pieno di nomi importanti anche l’elenco dei partecipanti. Dall’estero, arriveranno, tra gli altri, Jose Bove’, il contadino francese animatore della battaglia contro i cibi transgenici; l’economista colombiano Hector Mondragon e quello egiziano Samir Amin; la britannica Lindsay German, di Stop the War; l’ex premier portoghese, Maria de Loredes Pintassiglo; Francois Houtart, segretario del Forum mondiale delle Alternative; Susan George, esponente di spicco di Attac; Michael Brie, presidente della fondazione Rosa Luxemburg. Tra gli ospiti di casa nostra, Tiziano Terzani, Pietro Ingrao, Gino Strada, Sergio Marelli, Piero Bernocchi, Alex Zanotelli, Luca Casarini, monsignor Bettazzi, don Luigi Ciotti, Rossana Rossanda, Guglielmo Epifani, Vittorio Agnoletto, Fausto Bertinotti, Rosy Bindi.
I numeri . Ad oggi, gli iscritti sono 8.288, provenienti da 105 paesi: le associazioni, le organizzazioni e i movimenti promotori o aderenti al Forum sono 426. Alle traduzioni simultanee (indispensabili, vista la vera e propria babele di lingue che si parleranno a Fortezza da Basso) provvederanno 70 professionisti e circa 400 volontari. Complessivamente, i volontari che hanno gia’ dato la loro disponibilita’ sono 854, di cui 504 italiani (ma ne arrivano anche da Indonesia, Bahamas, Nepal e Pakistan). Cinquecentosessanta, per adesso, i giornalisti e i fotografi accreditati: tre di loro appartengono a due testate giapponesi.
Il tutto costera’ circa 700mila euro che gli organizzatori contano di “recuperare per intero con iscrizioni, gadget, sottoscrizioni e contributi”.

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