Non profit

Forum e Associazione Ong e le elezioni europee

"AppOggeremo i candidati che potranno garantire un impegno a tempo pieno e controlleremo l'operato degli parlamentari". Documento per le elezioni europee di Forum e Associazioni oNG

di Redazione

Terzo Settore e Ong italiane hanno sottoposto ai candidati all?europarlamento le loro priorità per le prossime elezioni. Si tratta di due documenti, ciascuno con le proprie specificità, che vincolano i candidati firmatari ad impegnarsi in determinate direzioni ritenute più opportune dalla società civile. Numerosi sono i nomi che hanno aderito e sottoscritto i documenti «non senza una punta di opportunismo» è stato dichiarato da qualche candidato in conferenza stampa. Resta condivisa, tra i candidati che appoggiano i documenti, la consapevolezza del ruolo importante che deve svolgere la società civile anche nell?Europa, eludendo il rischio di rimanere emarginata dai poteri decisionali. I documenti integrali si possono trovare ai siti www.forumterzosettore.it e www.ong.it. LE PRIORITÀ DEL FORUM TERZO SETTORE Prima e imprescindibile condizione per il Forum del Terzo Settore è la possibilità da parte dei candidati di poter rispettare l?eventuale mandato ricevuto: «sosterremo quei candidati che sin da ora garantiscono l?impegno a tempo pieno nel parlamento europeo», ha dichiarato Edoardo Patriarca. Seguono alcune questioni importanti che l?Europa, comunità di stati più integrata al mondo con il 25% del PIL e il 35% del volume globale degli scambi, deve impegnarsi ad affrontare. Innanzitutto la Costituzione: il Forum del Terzo Settore si augura che si possa al più presto concludere l?iter del passaggio costituzionale e che nel trattato sia garantita la medesima flessibilità al patto di stabilità per tutti i paesi dell?Unione; tale flessibilità, inoltre, non deve andare in nessun caso a detrimento dell?Europa sociale. Scottante e estremamente attuale è il tema della sicurezza e dell?esercito europeo: la questione internazionale, in cui l?Europa è percepita ancora come un ?nano politico?, è di grande rilevanza, così come la costituzione di un esercito europeo, tema nel quale la cittadinanza attiva chiede una sede di confronto e di dialogo per poter esprimere le proprie opinioni. L?Europa del welfare è l?argomento di un altro punto del documento presentato dal Forum: la società civile chiede politiche sociali più coraggiose che includano gli obiettivi per l?occupazione, l?inclusione sociale e la tutela ambientale nei Grandi Orientamenti di Politica Economica dell?Unione (GOPE), affinché il welfare non sia solo residuale e subordinato agli obiettivi della crescita economica e della riduzione dei deficit pubblici, ma sia un asse portante dell?Europa dei cittadini. Altro tema importantissimo è quello della cooperazione allo sviluppo: il Forum del Terzo settore pone particolare attenzione all?Africa, cogliendo in questo una forte prerogativa delle associazioni aderenti, e chiede che al continente africano sia destinato l?1% del PIL europeo, chiede inoltre di cancellare il debito per i paesi più poveri, di destinare a fondi di sviluppo le somme restituite e di giungere a un embargo totale della vendita delle armi. La gestione delle politiche di immigrazione dovrebbe essere affidata all?Europa e dovrebbe indirizzarsi verso una miglior integrazione. Patriarca, tra l?altro, condanna le moratorie alla libera circolazione dei lavoratori nei territori dell?Unione rivolte ai nuovi paesi membri, definendole un «cattiva partenza». L?ultima delle concrete richieste che muove il Forum del Terzo settore riguarda il bilancio comunitario: ?l?Europa ? recita il documento ? deve passare dal magro 1,27% di tetto massimo attuale almeno al 2%?. IL MANIFESTO DI CONCORD CONCORD è la confederazione europea di 1200 organizzazioni non governative che operano nell?ambito dello sviluppo internazionale, ad essa appartengono anche le Ong dei nuovi stati membri dell?unione. La confederazione ha sottoposto un proprio documento ai candidati europei; in Italia l?operazione è stata seguita dalla associazione delle Ong italiane che ne conta circa 160 su tutto il territorio. Il manifesto è un appello alle istituzioni dell?Unione perché, dopo gli sconvolgimenti degli ultimi anni, rafforzino senza indugio il canale di confronto con la società civile, per definire insieme una agenda politica dell?Europa riunita che ridisegni e rafforzi il suo ruolo verso il resto del mondo. La richiesta principale delle Ong europee ai loro parlamentari è di assegnare una priorità elevata alla cooperazione allo sviluppo, ed indirizzarla alla lotta contro la povertà. L?Unione dovrà innanzi tutto definire in maniera chiara le sue priorità in materia di cooperazione allo sviluppo, quali ad esempio lo sradicamento della povertà, la difesa dei diritti umani e della democrazia, in maniera tale da cancellare lo scarto tra l?impegno della politica europea e la realtà dei programmi di aiuto comunitario. Inoltre, è di grande importanza che le diverse politiche dell?Unione (agricoltura, pesca, esteri, sicurezza etc.) siano sempre coerenti con gli obiettivi definiti nella politica di aiuto allo sviluppo. Il documento delle Ong Italiane prende posizione anche sul tema della sicurezza: « l?Europa deve rappresentare un modello alternativo di difesa che ponga come pilastro fondamentale la convinzione che la sicurezza si può garantire assicurando gli stessi diritti per tutti gli uomini e le donne di questo pianeta». Ha detto Sergio Marelli, presidente dell?associazione delle Ong italiane. Marelli si dichiara favorevole ad un esercito europeo, purché non rappresenti il ventiseiesimo esercito degli stati dell?Unione, «deve avere un ruolo sussidiario, oppure non ha senso». Infine il documento pone l?accento sull?importanza del ruolo della società civile nella politica dell?Unione europea. Si deve poter garantire la partecipazione e il coinvolgimento delle organizzazioni e rappresentanze della società civile nei percorsi decisionali e nelle vita politica dell?Europa. I candidati che sottoscrivono il documento delle Ong si impegnano realmente e non lo fanno solo a scopo elettorale. È già pronto uno specifico osservatorio, informa Marelli, che si occuperà di controllare l?operato degli europarlamentari nel corso del loro mandato e verificare se saranno rispettate le condizioni e raggiunti gli obiettivi prefissati.

Partecipa alla due giorni per i 30 anni di VITA

Cara lettrice, caro lettore: il 25 e 26 ottobre alla Fabbrica del Vapore di Milano, VITA festeggerà i suoi primi 30 anni con il titolo “E noi come vivremo?”. Un evento aperto a tutti, non per celebrare l’anniversario, ma per tracciare insieme a voi e ai tanti amici che parteciperanno nuovi futuri possibili.