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Forum di Bamako: intervista a presidente del Mali

Il presidente del Mali apre la conferenza sulle donne organizzatq dalla cooperazione italiana a Bamako

di Emanuela Citterio

BAMAKO (Mali) – dalla nostra inviata – Si e’ aperta questa mattina la conferenza sulle donne africane organizzata dalla cooperazione italiana nella capitale del Mali Bamako. La conferenza, dal titolo “Le donne protagoniste: dialogo fra i Paesi dell’Africa occidentale e la cooperazione italiana, si concluderà domani. Vita ha intervistato a margine dell’evento il presidente del Mali Amadou Toumani Touré, che ha introdotto i lavori, a cui partecipano un migliaio di donne rappresentanti di delegazioni provenienti da tutta l’Africa occidentale.

VITA: Quale significato ha questa conferenza sulle donne in Mali?
Il mio Paese ha il privilegio di ospitare questo appuntamento, un’occasione di confronto che nasce da un percorso che le donne in Africa hanno fatto negli ultimi anni, diventando sempre più protagoniste dello sviluppo. Penso che questo partenariato fra un Paese come l’Italia e i Paesi dell’Africa occidentale sia molto importante. Crediamo che fenomeni come quello dell’immigrazione e dello sviluppo possano essere affrontati insieme.

VITA: Quali sono le priorità da affrontare in questa regione dell’Africa?
La priorità per me è la persona umana. Di conseguenza lo sviluppo umano e sociale, e quindi la salute, l”educazione, i giovani, il buon governo, la soluzione e la gestione dei conflitti, lo sviluppo dell’economia a partire anche dalle donne. Penso che per noi tutte queste sono priorità.

VITA: Quali iniziative sta intraprendendo il suo governo a proposito delle priorità che ha indicato?
C’e’ un importante notizia positiva per quanto riguarda la salute. Tra qualche settimqnq riusciremo, grazie anche alla cooperazione con altri Paesi e organismi internazionali, a rendere gratuiti gli antiretrovirali, i farmaci che servono a combattere l’Aids, e anche i farmaci per combattere la malaria.

VITA: Su quali fronti Europa e Africa possono cooperare in modo particolare?
Su molti fronti. La vicinanza di questi due continenti e i legami storici rendono indispensabile una cooperazione, a maggior ragione in questo periodo di globalizzazione. Le citero’ il fenomeno dell’immigrazione, che implica problematiche ma anche opportunità da gestire insieme. Nei giorni scorsi abbiamo dato seguito a un partnariato con l’Unione europea che prevede la creazione di un centro per le migrazioni internazionali proprio a Bamako. Sarà un centro pilota sia per tenere i contatti con i maliani all’estero che per gestire con politiche comuni il fenomeno migratorio.


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