Non profit

Forum: Delusi dai programmi e dalle candidature

Il Forum del Terzo settore ha presentato oggi il documento in 7 punti "Impegnati per l'Italia" che sottoporrà alle coalizioni in gara

di Ettore Colombo

Con la forte denuncia dell’assenza di una riconoscibilità piena della dimensione e delle tematiche del Terzo settore nei programmi elettorali (sottolinea con forza la portavoce Maria Guidotti) e anche dell’assenza di candidature (ancora la Guidotti) le portavoci del Forum del Terzo Settore Wilma Mazzocco e Maria Guidotti hanno presentato questa mattina, presso la sede nazionale del Forum, il documento in sette punti “Impegnati per l’Italia” (l’accento – hanno spiegato – può e deve cadere sia sulla responsabilità personale – Tu, ìmpegnati – che collettiva – Noi, impegnàti – del III settore).
Netta l’accusa avanzata dalle due portavoci, che pure hanno chiesto a tutti e 12 i candidati premier un incontro per spiegare loro le richieste e le proposte avanzate dal documento, ricevendo finora nessuna risposta.
Punto focale delle diverse proposte del Forum è il principio della sussidiarietà e la necessità di ripartire dai bisogni delle persone e dei cittadini attraverso l’attuazione piena degli articoli 3, 4 e 118 della Costituzione. Una rivendicazione piena della soggettività e della forza del Terzo settore, dunque, che – ha spiegato la Mazzocco – <è un agente dinamico di trasformazione effettiva della realtà italiana. Bisogna aprire una vera stagione costituente – ha continuato – nel nostro Paese ma senza un ruolo effettivo e sensibile delle organizzazioni di Terzo settore è difficile interpretare le esigenze di riforma che salgono falla società>. Tra i punti avanzati dal Forum, e da Vita già illustrati, la valorizzazione del Terzo settore per la crescita del Paese (tra questi una legge per stabilizzare il 5xmille, l’innalzamento del tetto della “Più Dai, Meno Versi”), la promozione e la tutela dei diritti per lo sviluppo umano (definire i Livelli essenziali di assistenza e il loro finanziamento, aumento del 50% il fondo per la non autosufficienza, approvare una nuova legge sull’immigrazione), stipulare un nuovo patto di cittadinanza (con al centro la lotta all’evasione fiscale e la riqualificazione della spesa pubblica), nuove politiche ambientali, educare alla responsabilità civile, alla democrazione e alla legalità investendo nella formazione dei diritti umani nella scuole, varare una nuova legge per la cooperazione internazionale, garantire il pluralismo e la libertà dell’informazione.
Il disappunto è forte. Vedremo ora quali risposte daranno – e se le daranno – i candidati premier, alle richieste del Forum del Terzo settore.


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