Famiglia

Forum delle famiglie incontra il Governo

E chiede un patto che cominci dagli sgravi fiscali

di Redazione

Il Forum delle Associazioni familiari dà inizio a un più impegnativo dialogo con il Parlamento. Così mentre i comitati regionali stanno portando avanti il loro pressing per ottenere leggi quadro familiari degne di questo nome, la presidente nazionale del cartello che rappresenta più di tre milioni e mezzo di famiglie italiane, Luisa Santolini, ieri ha lanciato «il patto di consultazione» con i deputati e senatori della XIV legislatura. È quanto avvenuto in un incontro a cui hanno partecipato parlamentari di maggioranza e opposizione, appartenenti ai diversi partiti, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi, i sottosegretari alla Giustizia Michele Vietti, e al Lavoro, Grazia Sestini. Il Forum ha anche chiesto al governo Berlusconi di essere ascoltato come parte sociale in vista della presentazione del Dpef, per esporre le sue proposte in materia di sgravi fiscali. Prassi già avviata da Amato. Dunque il Forum rilancia, forte del successo riscosso dal suo manifesto programmatico: oltre 700 sono stati i candidati che hanno aderito, di questi più di 250 sono risultati eletti. Ma il numero dei neoparlamentari è suscettibile di aggiustamento, perché altri potrebbero aderire. Alle spalle c’è anche il positivo lavoro del tavolo trasversale di consultazione della pecedente legislatura. Il salto di qualità, richiesto adesso, «in un clima di riciproco servizio da parte del Forum e dei parlamentari», si baserà sulla costituzione da parte del Forum di commissioni che, con l’apporto delle varie associazioni familiari e di esperti, accompagneranno, nell’assoluto rispetto della libertà di mandato, il lavoro di deputati e senatori. «Nell’interesse di coloro che hanno a cuore la famiglia, parlamentari e no, non si può permettere che la firma del manifesto si traduca in un impegno solo di facciata», ha sottolineato la Santolini. «Si tratta di avviare un processo prima culturale, poi politico e infine economico – ha aggiunto – che non è né di destra né di sinistra, non è contro qualcuno, ma con il Parlamento e a favore della famiglia». Anche il ministro Giovanardi ha sottolineato «il clima di collaborazione bipartisan che ha caratterizzato il tavolo di consultazione nella precedente legislatura». Alla presidente del Forum che ha lamentato la scomparsa del ministero della Famiglia, o comunque di un dicastero in qualche modo deputato a tali problematiche, il sottosegretario Sestini ha risposto assicurando che con un ministero «grosso e dotato di portafoglio», come l’attuale dicastero del Lavoro «il confronto seppur più difficile sarà più interesante. «Noi accettiamo la funzione di interlocutore e di pungolo del Forum», ha rimarcato. «Siamo sicuri – ha concluso la Santolini – che saremo consultati dalle commissioni parlamentari, dal governo e dai ministri perché il lavoro da fare è molto ed è necessario ascoltare l’esperienza delle famiglie».


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